Euro Dollaro, notizie positive USA / Cina rafforzano la valuta verde
Nella giornata di ieri il dollaro statunitense ha ripreso a salire, in un contesto di volatilità sostanzialmente ridotta, sostenuto dalle attese positive sul procedere dei negoziati tra Stati Uniti e Cina, dopo l’incontro tra il vice ministro cinese Liu He e Trump, che ha dichiarato come “probabile” un accordo “epico”.
Ne è derivato che l’euro è rimasto all’interno del range 1,1246 – 1,1212, con minimi toccati a metà giornata a causa della pubblicazione di dati tedeschi non particolarmente favorevoli sugli ordinativi e, di contro, da dati piuttosto forti sui sussidi a stelle e strisce. Invece, la diffusione dei verbali della riunione BCE del 7 marzo è passata quasi inosservata, considerato che non ha fornito nuove informazioni sulle intenzioni dell’istituto monetario centrale, rispetto a quanto già noto.
Attenzione questa mattina ai dati sull’employment report: se particolarmente soddisfacente, potrebbe innescare nuovi tentativi di rompere il supporto di 1,1200.
Passando alla sterlina, la valuta britannica ieri ha perso lo 0,8% contro il dollaro. Ha quindi cercato il recupero – riuscito – fino a portarsi a quota 1,3100 in attesa degli sviluppi cruciali su Brexit, previsti per la prossima settimana derivanti dal colloquio tra la premier Theresa May e il capo dell’opposizione laburista, Corbin. Nei confronti dell’euro invece il cedimento è stato sicuramente più contenuto, all’interno di una giornata non particolarmente ricca di novità rispetto alle precedenti.
Chiudiamo infine con un breve riferimento allo yen, che cede lo 0,2% nei confronti del dollaro. In questo caso il passo indietro è da ricercarsi nella recente prevalenza di una maggiore propensione al rischio per i mercati azionari, dopo le dichiarazioni di apertura di Trump sulla Cina.