Guida alle ICO: cosa sono e come scegliere le migliori

Pubblicato da Roberto Rais -

ICOUn’offerta iniziale di monete (ICO) è uno strumento di crowdfunding che si concretizza mediante il rilascio di una nuova criptovaluta / token, per finanziare lo sviluppo di un progetto.
Attualmente, esistono più di 1.400 criptovalute disponibili su diverse borse, con altre centinaia in fase di progettazione e di sbarco. Non tutte, però, con la stessa sostenibilità e affidabilità. E non tutte con la stessa capacità di “durare” e con la stessa convenienza. Ma quali sono i benefici delle ICO? E come scegliere quelle “giuste”?

I vantaggi delle ICO

Numerosi sono i vantaggi tipici delle ICO. Uno di questi, tipico, è la “democratizzazione”: le ICO permettono infatti ai progetti in fase nascente di evitare di ricorrere al metodo tradizionale di finanziamento bancario, più lungo e costoso. Per chi deciderà di investire nelle ICO, invece, i benefici legati alla possibilità di ottenere significativi profitti. Ad ogni modo, investire in ICO è altresì un’attività ad alto rischio, che sarebbe opportuno cercare di valutare con la giusta attenzione.

Di fatti, non bisogna mai dimenticare come la maggior parte degli ICO sia una sorta di “white paper” concettuale, con poca o nessuna dimostrazione pratica, e dunque dallo sviluppo fortemente ipotetico. Insomma, una strada prelibata e potenzialmente molto vantaggiosa, ma estremamente rischiosa.

Gli svantaggi delle ICO

I problemi principali sono – purtroppo – ben noti. Il primo è l’assenza di supervisione regolamentare: non esiste infatti una disciplina nazionale o internazionale che possa tutelare gli investitori / partecipanti alla ICO. Ne deriva che il mercato dell’ICO può anche essere alimentato da intenti fraudolenti da parte di manipolatori e truffatori. D’altronde, è tendenzialmente facile raccogliere fondi tramite ICO: è sufficiente “scrivere” un progetto e… poco altro. Dunque, prima di investire state molto attenti, premettendo qualsiasi investimento a una due diligence particolarmente severa. Peraltro, a differenza del mercato azionario, il token non conferisce alcun diritto di proprietà nella società , né autorizza il proprietario a godere di flussi di cassa come i dividendi.

In aggiunta a quanto sopra, la maggior parte delle ICO nasce senza nemmeno un “prodotto” funzionante, bensì con solo un white paper concettuale che descrive come funzionerà la moneta e il proprio progetto.

Come partecipare alle ICO

Per poter investire nelle ICO è necessario “attraversare” diverse fasi consequenziali. La prima riguarda, intuibilmente, la ricerca delle prossime ICO in programma: sapere quali ICO stanno arrivando vi permetterà di pianificare in anticipo i vostri movimenti, soprattutto per quelle offerte iniziali di monete che dispongono di una “whitelist”.

Una ICO con whitelist è un’offerta iniziale di monete che prevede una registrazione “in anticipo” per potervi partecipare: si tratta di un potenziale ostacolo che, tuttavia, è anche una sorta di “marchio di garanzia” per le ICO più popolari, quelle che hanno un numero limitato di monete da offrire.

Una volta che avrete individuato quali sono le ICO in programma (esistono molti siti web e molte community che si occupano di questo), dovrete passare alla seconda fase: l’esecuzione di una opportuna due diligence che vi permetterà di comprendere se l’ICO sia o meno un buon progetto. Ci sono molti fattori chiave che dovranno essere considerati in questo caso. Per esempio, è utile leggere recensioni e analisi compiute da altri investitori per poter verificare l’effettivo potenziale dell’ICO, o ancora comprendere chi siano i partner dell’ICO, gli sponsor finanziari e, ulteriormente, chi siano i fondatori del progetto, i promotori e gli amministratori.

Quindi, si passa alla fase più operativa: una volta individuate le ICO in corso di calendarizzazione e individuate quelle “buone”, dovrete infatti partecipare attivamente all’offerta iniziale di monete. Ma in che modo?

Innanzitutto, aprite un account su un exchange abilitato a offrire i token al momento dell’ICO. Di norma, il processo può prevedere diversi passaggi, come la necessità di individuare un exchange che accetti di convertire la valuta fiat domestica in criptovaluta di riferimento, come Bitcoin (BTC) o Ether (ETH) e, di qui, procedere poi alla prenotazione dei token.

Scelto l’exchange, è necessario altresì aprire un proprio wallet. Il nostro suggerimento, soprattutto se avete intenzione di compiere frequenti investimenti sulle criptovalute, è quello di avere portafogli fisici (hardware) o, comunque, dei portafogli personali particolarmente sicuri e solidi, evitando invece di disporre di portafogli virtuali direttamente negli stessi exchange.

Fatto ciò, per partecipare a un ICO dovrete inviare BTC o ETH dai vostri portafogli personali e privati. Se possibile, è generalmente preferibile utilizzare Ether come criptovaluta di base, considerato che molte monete collocate in ICO sono conformi proprio allo standard Ethereum, chiamato ERC 20.

Se avete seguito attentamente le istruzioni di cui sopra, siete già a un ottimo punto! Tutto quello che dovrete fare ora è rispettare le istruzioni dell’ICO: i promotori forniranno infatti una guida passo-passo per partecipare alle proprie offerte iniziali di monete. Sarà sufficiente dunque seguire i canali di comunicazione ufficiali delle ICO per poter ricevere gli ultimi aggiornamenti e per poter porre domande direttamente al team di sviluppo.

Si arriva dunque all’ultima fase, quella dello scambio effettivo di risorse. Una volta avuti i token nel proprio portafoglio, la scelta sarà puramente temporale: se credete fermamente nel progetto e nella tecnologia sottostante, il consiglio sarà naturalmente quello di tenere presso di voi le monete per il medio-lungo termine, o finché il vostro obiettivo di prezzo non sarà raggiunto.

E se non avete potuto cogliere al volo l’offerta delle ICO? Nessun timore: così come avviene per i collocamenti obbligazionari, se non siete riusciti ad acquistare i titoli sul mercato “primario”, potete comunque reperirli sul mercato “secondario”, andando a cercare i token sugli exchange. Ma quali?

Gli exchange particolarmente attivi sul fronte ICO sono numerosi. Pensate a Ether Delta, un exchange decentralizzato che di solito è tra i primi a fornire informazioni puntuali sulle ICO. Un altro operatore piuttosto noto è Liqui.io, un exchange che spesso monitora le nuove monete ICO offrendole ai propri utenti (e comunque ci sono già più di 200 criptovalute elencate!). Ancora più noto è Bittrex, il più grande exchange di criptovalute in termini di volume e, dunque, probabilmente la borsa su cui ogni ICO ambisce ad essere collocata.

Tra gli altri exchange di principale notorietà, anche Poloniex: si tratta del secondo più grande exchange di criptovalute per volume, così come Binance, un exchange internazionale che ha avuto una crescente notorietà negli ultimi anni.

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