Il Sedex

La crisi dei mercati finanziari mondiali si è dimostrata un buon banco di prova per molti strumenti finanziari, evidenziando i limiti di alcuni e i punti di forza di altri. Si è visto come la crisi della più importante compagnia di assicurazioni a livello mondiale abbia creato problemi all’industria degli ETC. I derivati cartolarizzati, esposti al rischio emittente, hanno risentito duramente della crisi mentre l’impatto sugli ETF è stato differente e più contenuto. L’instabilità e il maggior rischio sembrano quindi aver operato una selezione naturale a scapito degli strumenti esposti al rischio di perdita dell’intero capitale investito a seguito dell’insolvenza dell’emittente.
Guardando al futuro i recenti sviluppi del settore fanno prevedere che l’innovazione saranno sostanziali. Gli ETF a gestione attiva sono stati introdotti in USA nel 2008 ma devono ancora dimostrare di possedere notevoli vantaggi rispetto ai fondi comuni di investimento tradizionali. Inoltre i certificati si stanno diffondendo anche nella versione open-end (senza scadenza) e i nuovi strumenti tra cui gli ETN (Exchange Traded Notes), che potremmo definire come un ibrido tra ETFe certificati, si sstanno diffondendo sul mercato americano.