Le valute tendono a deprezzarsi quando le prospettive economiche interne del loro Paese peggiorano, ma il ruolo globale unico del dollaro statunitense lo rende speciale: quindi, anche quando l’economia degli Stati Uniti non va bene, la valuta può comunque rafforzarsi.
Per capire perché accade questo, è utile immaginare che esistano due “tipi” di dollaro statunitense:
- C’è un dollaro “domestico”, che si comporta come qualsiasi altra valuta. È legato all’andamento relativo dell’economia e al potenziale rendimento degli investimenti.
- C’è anche un dollaro “internazionale”, che è la valuta primaria utilizzata nel commercio globale (per i pagamenti) ed è anche necessario per acquistare titoli di Stato USA, molto ricercati per la loro sicurezza.
Questo dollaro “internazionale” tende a rafforzarsi per vari motivi quando i mercati sono volatili e la crescita globale rallenta.
Quando si verifica uno shock, che provenga dagli Stati Uniti o dall’estero, e questo è abbastanza significativo da spaventare investitori e trader facendo calare i mercati finanziari, allora è probabile che il dollaro statunitense si apprezzi in modo generalizzato.
In effetti, un economista molto in gamba che lavorava alla Morgan Stanley ha sviluppato una teoria per spiegare questo fenomeno.
Cos’è la Teoria del Dollar Smile?
Stephen Jen, ex economista del Fondo Monetario Internazionale e di Morgan Stanley, oggi gestore di un hedge fund e della società di consulenza Eurizon SLJ Capital a Londra, ha ideato una teoria chiamata “Dollar Smile Theory” (Teoria del Sorriso del Dollaro).
La teoria afferma che il dollaro tende a rafforzarsi rispetto alle altre valute quando l’economia statunitense è molto forte oppure molto debole.
Spiegazione della Teoria del Dollar Smile
La teoria si basa su due presupposti:
- Quando l’economia statunitense supera nettamente il resto del mondo, il dollaro tende ad essere forte e ad aumentare di valore rispetto ad altre valute.
- Quando i mercati finanziari globali sono disordinati o in crisi, e il sentiment passa alla modalità “risk-off” (avversione al rischio), il dollaro, considerato valuta rifugio per eccellenza, viene acquistato in massa, causando un suo rialzo.
La teoria delinea tre scenari principali che determinano il comportamento del dollaro USA.
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Scenario 1: Il dollaro si rafforza per avversione al rischio
La prima parte del sorriso mostra come il dollaro tragga beneficio dall’avversione al rischio, che spinge gli investitori verso valute rifugio come il dollaro statunitense e lo yen giapponese.
Poiché si ritiene che la situazione economica globale sia instabile, gli investitori evitano gli asset rischiosi e preferiscono acquistare attività più sicure, come i titoli del Tesoro USA.
Per acquistare questi titoli, però, servono dollari, quindi l’aumento della domanda di USD fa rafforzare il dollaro.
Scenario 2: Il dollaro si indebolisce a causa della debolezza economica
Il dollaro scende a nuovi minimi. La parte inferiore del sorriso riflette la scarsa performance del dollaro mentre l’economia americana lotta con fondamentali economici deboli.
La possibilità di tagli dei tassi di interesse incide negativamente sul dollaro. (Anche se, se anche altri Paesi prevedono tagli, questo effetto può attenuarsi, perché conta la direzione futura dei differenziali dei tassi d’interesse.). Il mercato quindi si allontana dal dollaro, il motto diventa: “Vendi! Vendi! Vendi!”
Un altro fattore è il confronto tra la performance economica degli Stati Uniti e quella di altri Paesi. L’economia statunitense potrebbe non essere pessima, ma se la crescita economica è inferiore a quella di altri Paesi, gli investitori venderanno dollari per acquistare la valuta del Paese con performance migliori.
È un po’ come avere una squadra NBA con Reggie Miller come stella. All’improvviso, Michael Jordan torna in salute e diventa disponibile. Ovviamente, scambieresti Miller per Jordan, perché Jordan ha una performance migliore in termini relativi.
Non è che Miller sia scarso, è solo che esiste un’alternativa migliore in quel momento. Ora, se fai lo scambio e Jordan si infortuna per tutta la stagione, e Miller è di nuovo disponibile, sai cosa fare: butta via Jordan e torna a “Miller Time”. È tutto relativo.
Scenario 3: Il dollaro si rafforza per crescita economica
Il dollaro si apprezza grazie alla crescita. Infine, un sorriso comincia a formarsi quando l’economia statunitense dà segnali di ripresa. Con l’aumentare dell’ottimismo e l’emergere di segni di ripresa economica, il sentiment verso il dollaro migliora.
In altre parole, il dollaro si apprezza man mano che il PIL USA cresce e aumentano le aspettative di rialzo dei tassi di interesse (rispetto ad altri Paesi).

Come si può notare, a causa della pandemia globale, molte economie nel mondo hanno sofferto, e il dollaro si sta comportando da valuta rifugio. Tutti i Paesi, compresi gli Stati Uniti, non se la passano bene.
Ma se le economie del “resto del mondo” (RoW) migliorano e iniziano a crescere più rapidamente dell’economia statunitense, allora ci si può aspettare un indebolimento del dollaro.
Il punto chiave è la crescita economica relativa. Se anche altri Paesi crescono, ma gli USA crescono ancora di più, allora il dollaro tornerà a rafforzarsi sul lato destro del sorriso.
La Teoria del Sorriso del Dollaro si rivelerà corretta? Solo il tempo lo dirà. In ogni caso, è una teoria importante da tenere a mente. Ricorda: tutte le economie sono cicliche. Si rafforzano, poi si indeboliscono, poi si rafforzano di nuovo, e così via.
La parte fondamentale è capire in quale fase del ciclo si trova l’economia statunitense e confrontarla con il resto del mondo.
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Vantaggi e svantaggi di un dollaro forte
Quando il dollaro è forte, viaggiare all’estero costa meno per gli americani. E dato quanto alcuni turisti americani possono essere rumorosi e fastidiosi, potrebbe non essere una buona cosa.
Inoltre, il prezzo dei beni importati negli USA diminuisce. Quindi, per i consumatori statunitensi, è fantastico: viaggiare e acquistare beni stranieri è più economico.
Ma per i consumatori non statunitensi non è altrettanto bello. Visitare gli Stati Uniti (come andare a Disney World) è più costoso. E devono pagare di più per i beni USA o le materie prime denominate in dollari (come il petrolio).
Inoltre, le multinazionali americane generano una parte consistente dei loro ricavi fuori dagli USA. Questo significa che, quando i ricavi vengono convertiti da valute locali a dollari, i profitti diminuiscono.
Riepilogo della Teoria del Sorriso del Dollaro
Il Dollar Smile è un concetto nel campo del trading valutario e dell’economia che spiega come il dollaro USA possa apprezzarsi in diverse condizioni economiche, formando una curva a forma di sorriso se rappresentata graficamente rispetto alla forza del dollaro.
Ecco un riassunto delle tre fasi del ciclo economico che formano il sorriso:
1. Recessione economica (lato sinistro del sorriso)
- Fuga verso la sicurezza: Durante crisi economiche o finanziarie globali, gli investitori cercano asset sicuri. Il dollaro è considerato valuta rifugio per la sua stabilità e liquidità. Questo ne aumenta la domanda e il valore.
- Afflussi di capitale: Gli investitori acquistano titoli del Tesoro USA, visti come investimenti a basso rischio, facendo salire il valore del dollaro.
2. Ripresa economica (parte inferiore del sorriso)
- Dollaro debole: Con la ripresa, ma in una fase ancora fragile, il dollaro tende a deprezzarsi. Gli investitori cercano ritorni più elevati in asset rischiosi e mercati esteri.
- Politica monetaria: Le banche centrali, incluso la Fed, possono mantenere tassi bassi per stimolare la crescita, rendendo il dollaro più debole.
3. Forte crescita economica (lato destro del sorriso)
- Espansione economica: Con un’economia forte, gli Stati Uniti attirano più investimenti.
- Tassi d’interesse più alti: La Fed può aumentare i tassi per evitare il surriscaldamento, attirando capitale straniero e rafforzando il dollaro.
- Sentiment positivo: L’ottimismo sull’economia statunitense alimenta la domanda di dollari.
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