Una semplice strategia per operare sui Trend

Pubblicato da Luca M -
Come menzionato già in diversi altri articoli, ci sono due tipi di mercati sui quali un trader vuole operare: i mercati con trend ed i mercati laterali. Su un intervallo temporale, un’operazione può essere mantenuta in qualsiasi tipo di mercato, ma nel momento in cui si sceglie di entrare nel mercato, invece, è importante essere coscienti del tipo di mercato su cui andiamo a tradare per conoscere il rischio dell’operazione.
Il rischio è semplicemente l’ammontare del movimento del prezzo che ci aspettiamo prima di poterci rendere conto che l’operazione non si sta muovendo nella direzione desiderata.
Il primo passo, e quello più importante, è stabilire il rischio.
In un mercato con trend ci sono molti modi per stabilire il rischio, maggiore è il timeframe con cui si vuole tradare, e maggiore sarà quello utilizzato per calcolare il rischio. Questo infatti permetterà al trader di evitare quelle oscillazioni che influenzano negativamente l’esito dell’operazione. Se tale operazione viene infatti vista come un investimento a lungo termine, dovranno essere utilizzati i grafici a timeframe settimanale oppure mensile. Se invece l’operazione ricade nei termini dell’intraday, allora si possono utilizzare i grafici con timeframe da 5 minuti a quelli orari per ispezionare il contesto dell’operazione.

Nei trend, la migliore strategia per stabilire il rischio è quella di calcolarlo come il prezzo a cui si vuole entrare nel mercato meno il minimo più recente per una posizione in acquisto, mentre va sottratto il massimo più recente per un’operazione in vendita, dopo di ché si moltiplica questo numero per i lotti che si intendono tradare.

Per definizione si ha un trend positivo quando il prezzo crea dei massimi maggiori dei precedenti e dei minimi maggiori dei precedenti. Il contrario avviene nei trend negativi. Quindi se si entra in un trend positivo e viene violato il minimo precedente, per definizione non ci troviamo più in un trend positivo, quindi il trader dovrebbe uscire dalla posizione ed attendere che il trend si ristabilisca.

Per operare in un trend positivo un metodo di ingresso molto utilizzato è quello delle trendline. Si entra in una posizione quando una trendline tiene, ovvero quando il prezzo tocca quella trendline e rimbalza in direzione del trend. Il vantaggio di questo metodo di ingresso è che se si entra presto nella direzione del trend il rischio diminuisce, in quanto saremo più vicini all’oscillazione negativa. Lo svantaggio è ovviamente che non avremo mai la certezza che il trend possa continuare, poiché i prezzi potrebbero effettivamente muoversi di poco in alto e poi tornare verso il basso. Un’altro problema contingente è che le trendline non sono sempre perfette, ovvero che il prezzo non sempre tocca una trendline per poi rimbalzare, ma spesso si muove sopra e sotto, pur mantenendo la direzione del trend. Per ovviare a quest’ultima contingenza spesso vengono utilizzate contemporaneamente più di una trendline.

Vediamo un esempio di come vengano disegnate più trendline nella figura sottostante:

semplice_trendline

Un’altro metodo molto utilizzato per entrare in un trend è quando il prezzo supera un precedente punto di massimo (o di minimo nel caso di trend negativo). Questo perché il fatto di superare un massimo precedente porta sia nuovi compratori ad acquistare, che vecchi compratori a mantenere la posizione. Inoltre diminuisce le operazioni in vendita in quanto c’è meno certezza da parte dei venditori su una momentanea inversione del trend.

Rispetto al metodo precedente si rischia di più, in quanto paghiamo mediamente un prezzo più alto per entrare nel mercato.

I metodi possono altresì essere utilizzati insieme, entrando ad esempio di una mezza posizione tramite il metodo delle trendlines e conservando l’altra mezza per entrare quando si registra un nuovo picco.

In ogni caso è importante ricordarsi che oltre alle strategie di ingresso che abbiamo visto in questo articolo, un ruolo fondamentale lo giocano anche le strategie di uscita e di stop, che devono essere usate quando il trend mostra segnali di inversione.


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