Investire sulla sterlina: BoE lascia scenario invariato, tutto dipende dalla crescita?

Pubblicato da Roberto Rais -

L’attesa riunione della Bank of England si è conclusa con la decisione di lasciare i tassi di interesse di riferimento invariati a 0,25%: una decisione assunta non all’unanimità, bensì con una maggioranza di 6 su 8 (i due dissenzienti sono stati McCafferty e Saunders, che come nella riunione di giugno hanno votato per un rialzo immediato). Ad ogni modo, l’aspetto più rilevante della riunione ha riguardato l’inflation report, e non solo per le indicazioni sulla crescita, ma anche per quelle sull’inflazione. Vediamo perchè.

Le nuove proiezioni BoE

Nel meeting la BoE ha rivisto al ribasso rispetto ai numeri di maggio le proiezioni di crescita economica per il 2017 e per il 2018: quest’anno la crescita economica dovrebbe salire da 1,9% a 1,7%, mentre sul prossimo la BoE stima una crescita da 1,7% a 1,6%. È rimasta invece invariata a 1,7% la proiezione per il 2019.

A margine di ciò, gli analisti hanno subito evidenziato come si tratti di una revisione modesta, e che non dovrebbero esservi ulteriori arretramenti, considerato che per poter rispettare l’1,7% di quest’anno sarà sufficiente che il Pil acceleri solo leggermente dallo 0,3% del 2° trimestre, registrando uno 0,4% t/t sia nel 3° che nel 4° trimestre. Per quanto riguarda l’inflazione, la BoE ha rivisto solo marginalmente al rialzo da 2,4% a 2,5% la proiezione per l’anno prossimo, lasciando però invariata sia quella di quest’anno a 2,8% sia quella del 2019 a 2,2%.

Da tali elementi emerge come la preoccupazione per la dinamica dei prezzi non sia aumentata nel corso degli ultimi mesi, riducendo così il pericolo che i consumi rallentino ulteriormente a causa dell’erosione del potere d’acquisto prodotta dall’inflazione. Il fatto che l’inflazione venga stimata stabilmente sopra target per l’intero orizzonte temporale previsivo conduce comunque la BoE a ribadire che a un certo punto dovrà riprendere ad alzare i tassi, anche se in misura molto graduale.

Come investire sulla sterlina

Alla luce di quanto sopra, sembra che il nuovo scenario della Bank of England sulla crescita economica e sull’inflazione non possa definirsi come nettamente peggiorativo rispetto a quello di maggio, considerato la revisione al ribasso della crescita economica attesa quest’anno è perlopiù un aggiustamento che prende atto della delusione del 1° trimestre, ma non sono previste nuove contrazioni per il 2° semestre.

Pertanto, se i dati di crescita economica non deluderanno nei prossimi mesi, è possibile che la sterlina possa ottenere un buon supporto, anche se nel breve termine è lecito conservare un profilo di modesto calo a causa dell’incertezza legata ai negoziati su Brexit, che riprenderanno la settimana del 28 agosto.

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