Supporti e resistenze (parte 2/4)

Pubblicato da Luca M -

trading_blog_2Arrivati a questo punto é necessario fare una breve premessa e dire che le opzioni sono una prenotazione di acquisto, una sorta di scommessa che ad un certo periodo la coppia euro-dollaro sarà quotata ad un dato prezzo.
Le opzioni sono uno strumento finanziario a scadenza, cioè chi le compra o le vende spera che il mercato raggiunga determinate quotazioni. Lo strike nella tabella di optionetics.com indica il valore dell’ euro-dollaro moltiplicato per 100. Ad esempio la riga dello strike 138 enuclea sul versante delle calls e sul versante delle puts i livelli di volume ed open interest relative alla quotazione di 1,38 dell’ euro-dollaro.

Detto ciò iniziamo con il caso delle opzioni calls:

 

questo tipo di opzioni nel 98% dei casi sarà venduto(é quasi un postulato) e difficilmente acquistato. Infatti per avere un profitto dall’acquisto delle calls, in virtù del rapporto rischio/rendimento, bisogna sperare che ci sia una forte salita dell’euro-dollaro,tale da pagarsi anche l’acconto che trovate indicato nella colonna ask del medesimo strike; ad esempio oggi 6/10/2010 il prezzo per l’acquisto della call allo strike 136 é 2,47 $. Questo significa che la salita a scadenza idonea per farmi guadagnare, deve coprire anche l’acconto pari a 247 ticks più almeno 1/2 figura. Tali sono le caratteristiche economiche di questo prodotto finanziario.

Gli istituzionali non vanno a prendersi un rischio tale: se devono speculare sulla salita del prezzo allora é sufficiente andare long con il sottostante(Euro-dollaro) senza pagare neppure l’acconto.

In sostanza non c’é una particolare convenienza ad acquistare calls oppure puts rispetto all’acquisto dell’ euro-dollaro allo scoperto. Il discorso cambia in merito all’eventualità che le calls siano invece vendute. In questo ultimo caso gli istituzionali hanno un profitto se rispetto al prezzo di acquisto delle calls la quotazione sale di poco, se la quotazione scende di poco, oppure a maggior ragione se va giù a “pestoni”. Per loro é estremamente conveniente essere presenti nel mercato con le opzioni in vendita e con il sottostante. Le opzioni scadono il terzo venerdi del mese, nel caso della tabella di ottobre la scadenza é venerdi 15.

 

Se come esempio, gli istituzionali avessero fatto man bassa di vendita di calls allo strike 140, avrebbero impostato la loro strategia sul fatto che il sottostante ,l’ euro-dollaro, non vada più di tanto oltre la quotazione di 140 più il bid(l’acconto per la vendita di calls). Se cio’ non fosse e la quotazione salisse, essi comunque sarebbero in grado di controllare il mercato prendendo “take profit” abbassando il prezzo dell’euro dollaro ed intascando anche il rendimento  delle calls che come da scommessa rimarrebbero sotto 140(1,40). Questo spiega perchè molti traders novelli  rimangano incastrati dal mercato propio in determinati  venerdi del mese, oppure il perchè taluni sconsiglino di fare trading il venerdi.

 

Non é questione di temere i venerdi, o determinati venerdi, bisogna però essere preparati. Adducendo come esempio l’attuale ascesa dell’euro dollaro io venerdi 15 ottobre mi regolerei di conseguenza ma di certo non rinuncerei a tradare perchè al contrario potrebbe essere una giornata molto redditizia…..
Ecco perche  le calls creano una resistenza, sono proprio i large traders che difendono determinati livelli di prezzo, vendendo calls a vagonate ad un determinato strike.  La durata di tale resistenza ce la suggerirà la data della scadenza delle opzioni.

 

Per dovere di informazione posso dirvi che al momento non abbiamo livelli significativi di vendita di calls, i large traders sono invece concentrati e ammassati sui livelli di strike 135 e 136 in vendita di puts e nei prossimi miei interventi capirete il perché. Vi posso anticipare che in tale modo i large traders stanno difendendo come supporti i prezzi 1,35 e 1,36 con masse inverosimili di denaro. Spero di non avervi confuso, ritornerò a parlare delle opzioni calls e tuttavia i vostri interventi potranno stimolarmi ad ulteriori e necessari chiarimenti, quindi non esitate a farmi domande. Quello che già da ora vi voglio dire é che se facciamo nostri questi concetti, tutt’ altro che semplici, avrete il controllo della situazione, avrete gli strumenti idonei per fare profitti con più facilità imparando a ragionare come un trader istituzionale, al contrario se non ci riusciamo non vi farete “male”. Tutte queste argomentazioni vanno comunque integrate con lo studio del C.O.T index. Domani  conto di parlarvi della relazione tra un’ eventuale vendita di calls ad un determinato livello di strike considerando finalmente il volume e l’open interest.

 

Appuntamento a domani su forexguida.com

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