L’ eccessiva vigilanza nuoce al trade
Gli economisti che studiano il settore comportamentale degli operatori finanziari in stato di incertezza ritengono che la sensazione di avvilimento avvertita quando si registra una perdita sia il doppio più intensa rispetto a quella di soddisfazione che si sperimenta durante le prese di profitto.
Le risultanze psico-attitudinali di queste indagini portano a concludere che coloro i quali trovano eccessivamente impegnativo, o stressante, controllare le proprie posizioni in perdita dovrebbero quantomeno provare ad allungare il timeframe commerciando di più sul medio/lungo periodo, monitorando le oscillazioni del conto con minor frequenza, frazionando i tempi e distanziando le variazioni emotive superiori.
Di fatto, e’ verificato che anche quando si disponesse di una strategia di medio/lungo periodo, leggere minuto per minuto lo stato dei trades conduce ad inevitabili situazioni di affaticamento mentale che possono preguidicare la razionale discrezionalità dell’operatore.
In molti casi, tante ore trascorse davanti ai monitors, causano sofferenze gratuite perché sovente le transazioni possono essere solo temporaneamente in perdita e poi trasformarsi in plusvalenze.
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