In linea di massima quando si apre un conto presso un market maker italiano, svizzero o inglese, il saldo é generalmente contabilizzato in euro. Se il conto viene aperto presso un broker di altra nazionalità é necessario il versamento in dollari convertibile in euro durante l’operatività di trading. Quest’ ultimo caso ha dei vantaggi e degli svantaggi :
il vantaggio é che con il dollaro debole vi trovereste ad operare con un conto di garanzia di maggior peso economico. Lo svantaggio invece, si ha quando si chiude il conto o si fa un prelievo, poiché siamo soggetti all’aggio o al disaggio del cambio. Tuttavia, molti Brokers stranieri sono soliti offrire uno o anche più bonus sui versamenti con cadenza mensile.
Lo scopo é del market maker é quello di rifornirsi di sempre maggiore liquidità offrendo ai traders, come contropartita, una sorta di indennità di rischio a cui é soggetto chi é dedito all’attività di trading. Si tenga conto che un bonus può avere un rendimento di oltre il 30% mensile, una boccata di ossigeno in un mese andato male qualora si disponga di liquidità da investire.
Sono soprattutto i brokers stranieri soggetti al controllo legale della Consob ad avere le migliori e più affidabili condizioni economiche; a mio avviso lascerei da parte i gestori italiani in cui oltretutto é incipiente il rischio di capital gain sulle plusvalenze delle transazioni del mercato valutario.
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