Conoscere il trend analizzando il C.O.T.
La lettura del cot, lo anticipo da subito, non é agevole, tuttavia sono convinto del fatto che fare nostro questo importante strumento finanziario può cambiare non poco il modo di fare trading. Ora non ci demoralizziamo e partiamo per gradi descrivendo sommariamente le voci che trovate nel rapporto ufficiale all’indirizzo www.cftc.gov/dea/futures/deacmesf.htm. :
1) Non-Commercial: si tratta di traders speculatori come gli “hedge funfs”, i fund manager in genere che spesso fanno grande uso della leva finanziaria per attaccare il mercato fin da subito e influenzarlo nell’immediato;
2) Non reportable position: sono i piccoli traders , i cosidetti small traders di cui fanno parte la maggior parte dei trader-retails come noi che tradano privatamente;
3)I commercial, a mio avviso la più importante, da monitorare attentamente di cui fanno parte Goldman Sachs,Salomon Brothers, ecce..Sono i cosidetti pesci grossi,capaci di muovere vagonate di denaro.
Questi ultimi quasi sempre vanno contro il trend comprando quando il mercato scende e vendendo quando il mercato sale anticipando la direzione del commercio sulle valute.WW.cftc.gov / index.htm é la pagina del sito ufficiale che si occupa di pubblicare il cot tutti i venerdi dopo le 19.30; il report é ,diciamo cosi, “fabbricato” ogni martedi e viene pubblicato il venerdi successivo. Prendiamo in esame la parte del cot che riguarda l’euro , lo trovate nella riga EURO FX – CHICAGO MERCANTILE EXCHANGE; ci fa capire che i contratti dei commercial (I traders che ci interessano di più, in grado di muovere il mercato nel lungo periodo) stanno tagliando le posizioni long e incrementando le posizioni short; al contrario i non commercial tagliano tutte le posizioni ma in particolar modo tagliano le short; nel totale abbiamo un risultato di sostanziale parità di posizioni. Infine i non reportable positions, in genere sono dalla parte sbagliata del mercato tra cui rientrano la maggior parte dei trader-retails cioè i traders privati
Essi sul rapporto del 21/09/2010 sono sostanzialmente lunghi ed in questo particolare momento del mercato, seppure incredibilmente, sono dalla parte giusta delle negoziazioni. Per quanto attiene all’ Open interest, ne parleremo successivamente perchè è una voce molto importante che ci indica il numero dei contratti aperti , ovvero le posizioni short e/o long ancora attive che non sono state chiuse per presa di profitto o in perdita. Vedrete che l’open interest ci darà modo addirittura di tracciare le resistenze ed i supporti del mese in corso con una precisione vicina all’ 80%-90% regalandoci la possibilità di creare un range di operatività determinante e ridimensionando non poco l’analisi tecnica dei nostri amatissimi grafici.
All’indirizzo www.cftc.gov/index.htm trovate anche lo storico di tutti i report pubblicati al seguente link, www.cftc.gov/MarketReports/CommitmentsofTraders/HistoricalViewable/index.htm. Consiglio per il momento di studiarlo confrontando la sua lettura con le quotazioni dell’ euro-dollaro a partire da Dicembre 2009 fino a Giugno 2010. In questi mesi abbiamo assistito alla discesa dell’euro-dollaro conseguente alla crisi in Grecia.
Questo confronto vi puo’ essere molto utile per “ponderare” il rapporto del cot con la situazione reale del mercato di allora e cominciare a capire il cot index. So che questi argomenti non sono di facile comprensione, per questo motivo domani vi parlerò di un altro importante sito : http://www.timingcharts.com/ , dove i nostri amici americani ci sono venuti in aiuto mappando il cot index rendendocelo di semplice lettura ed immediata comprensione.