Ma quanto mi costa un’operazione di trading?

Pubblicato da Luca M -
azioniI costi complessivi risultano formati da:

•    Commissione di negoziazione, da pagare in occasione di ogni compravendita. Essa rappresenta la remunerazione del broker per il servizio di trading reso al cliente e che può essere calcolata in due modi: come percentuale del controvalore della prestazione eseguita (che secondo Consob potrebbe raggiungere al massimo lo 0,7%). Oppure potrebbe essere data secondo un importo fisso (generalmente compreso tra 10 e 15 euro per ciascuna negoziazione eseguita). Chiaro è che l’entità delle commissioni può variare da broker a broker. Uno degli elementi importanti da valutare preventivamente è quindi analizzare il “tariffario” con cura, soprattutto nel caso desideri operare in mercati esteri, per i quali gli intermediari continuano ad applicare commissioni ancora molto elevate.
•    Oneri di tenuta conto, che comprendono i diritti fissi per la custodia e amministrazione titoli e le spese per la tenuta del conto corrente collegato al conto titoli, a cui va aggiunta l’imposta di bollo.  
•    Lo spread bid-ask, cioè la differenza tra la quotazione denaro e la quotazione lettera, che rappresenta “un costo implicito” per chi in generale negozia. Questo perché se il risparmiatore volesse vendere l’azione una frazione di secondo dopo averla acquistata, incasserebbe un corrispettivo inferiore all’esborso, anche senza tenere conto delle commissioni di negoziazione.

Non potendo incidere direttamente sull’entità dello spread, se non scegliendo fare trading su titoli più liquidi, sui quali il differenziale è per definizione più contenuto, l’investitore può ridurre le due prime componenti di costo, andando a scegliere l’intermediario e/o il canale di negoziazione meno oneroso in termini di commissioni e di spese fisse.
Quindi quali sono le reali opportunità offerte dall’information technology:

•    La comodità e la velocità del servizio, che consentono di regolare alcune operazioni addirittura in giornata, al fine di ottenere profitti non molto elevati magari ma frequenti
•    Il senso di libertà che scaturisce dal non dover dipendere da nessuno
•    L’applicazioni di commissioni di negoziazione decisamente basse a fronte di servizi di intermediazione sofisticati ed innovativi

Tuttavia, il mercato della negoziazione via Internet è stato aggredito da un numero consistente di intermediari che per l’investitore diventa importantissimo scegliere quello giusto, sia in termini di qualità del servizio che in termini di quantità di servizi collaterali.


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