Riconoscere massimi e minimi di prezzo
Nella maggior parte dei casi è semplice riconoscere punti di massimo e punti di minimo di prezzo, purtroppo però ci sono delle volte in cui tali movimenti risultano essere incerti descrivendo situazioni che, ad una prima occhiata, non sono ben inquadrabili nello schema normale. Per riconoscere i massimi e i minimi autentici ci viene in aiuto l’analisi tecnica che, grazie ai suoi principi frutto di statistiche effettuate, ci da quantomeno una linea guida da seguire. Come regola fondamentale dobbiamo tenere conto che un movimento di correzione, ossia un movimento di prezzo che va in direzione opposta a quella dell’andamento principale, può ripercorrere da 1 a 2/3 della precedente tendenza.

Questa semplice regola già ci permette di operare investimenti più sicuri, infatti, se ci trovassimo in presenza di una fase di correzione che superasse tale limite ( 2/3 ) dovremmo iniziare ad avere dei sospetti ed osservare quindi l’andamento del mercato per poter capire se si tratta di una fase di correzione o di un passaggio tra una fase rialzista e una fase ribassista di mercato. Tuttavia può anche capitare, seppur raramente, di avere una fase di correzione che ripercorra il 100% del precedente rialzo. In questo caso risulta molto difficile comprenderne la natura e l’atteggiamento migliore è quello di osservare evitando di correre rischi inutili.
ATTENZIONE ALLE FASI DI CONSOLIDAMENTO
Bisogna porre particolare attenzione alle fasi di consolidamento, ossia, alle fasi laterali che culminano alla fine di un rialzo marcato. Di solito una fase laterale può indicare solo due vie: o la continuazione della tendenza prevalente o la sua inversione. Per comprendere quale sia il futuro andamento dei prezzi in questo caso bisogna tracciare le linee di tendenza che definiscono la fase laterale e aspettare che il prezzo infranga una delle due linee per poi continuare la direzione intrapresa. Quando il prezzo infrange una delle due linee una buona strategia è quella di aspettare che si formi il primo punto di massimo o di minimo per poi investire nella direzione che il prezzo ha intrapreso, direzione che definiremo principale.