Un pò come c’è differenza tra fare la dieta ed allenarsi, la gestione dei soldi è qualcosa nella quale la maggioranza dei traders sono bravi a parole, ma raramente nei fatti. La ragione è molto semplice, come per mangiare sano e stare in forma, anche la gestione dei soldi può sembrare qualcosa di faticoso e poco piacevole. Questo forza i traders a monitorare costantemente le proprie posizioni e subire delle perdite che sono necessarie ed a poche persone piace.
Ad ogni modo, come possiamo vedere in tabella, subire delle perdite è cruciale per avere successo nel lungo termine.
La tabella evidenzia che, a seguito di una perdita del 50% del proprio capitale, un trader dovrebbe guadagnare il 100% dell’attuale capitale per tornare in pari, un’impresa che riesce ad una percentuale minore dell’1% tra tutti i traders in tutto il mondo. Quando la perdita arriva al 75%, il trader dovrebbe quadruplicare il proprio conto in denaro per tornare in pari, un’impresa davvero improbabile.
Nonostante la maggior parte dei trader abbia ben presente i numeri e le percentuali che abbiamo appena indicato, finiscono per ignorarli. I libri sul trading sono pieni di storie di traders che hanno pretto di profitti di uno, due o addirittura 5 anni di trading in una singola operazione andata male! Solitamente una grande perdita di soldi è il risultato di una cattiva gestione dei propri soldi, fatta senza aver fissato degli stop precisi e soprattutto senza avere un approccio disciplinato.
La maggioranza dei traders inizia la propria carriera, consciamente o inconsciamente, pensando al “Big One”, l’operazione che renderà loro milioni cosicché si possano ritirare da giovani e vivere senza preoccupazioni per il resto delle loro vite. Nel forex, questa fantasia è rinforzata dal folklore dei mercati. Chi non sogna di fare come George Soros quando “Distrusse la Banca d’Inghilterra” vendendo la Sterlina ed uscendo dall’operazione con 1 miliardo di dollari di profitto in un solo giorno? Ma la cruda verità per i piccoli investitori è che anziché provare una grande vincita cadono in una sola grande perdita che li sbatte per sempre fuori dal gioco.
Imparare la dura lezione
I traders possono evitare questa eventualità controllando il rischio tramite gli stop loss. Nel famoso libro “Market Wizards” di Jack Schwager, il day trader e trend follower Larry Hite suggerisce questo: “Mai rischiare più dell’1% del proprio conto sulla singola operazione. Rischiando solo l’1% mi diversifico da qualsiasi trader individuale.” Questo è un’ottimo approccio in quanto in questo modo un trader può sbagliare 20 operazioni di fila ed avere sempre l’80% dei soldi sul proprio conto.
In realtà pochissimi traders hanno la disciplina per praticare questo metodo in maniera consistente. In maniera non molto diversa da un bambino che impara a non scottarsi più con una pentola a bollore solo dopo essersi scottato una o due volte, la maggior parte dei traders può capire la lezione della disciplina del rischio solamente con la dura esperienza della perdita di soldi. Per questa ragione, i traders dovrebbero utilizzare solamente una parte che possono permettersi di perdere del proprio denaro quando iniziano a fare trading. Per questo i traders esperti danno solitamente questo consiglio ai principianti che chiedono quanto dovrebbero investire per iniziare: ” Scegli un numero che non condizionerà materialmente la tua vita se dovessi perdere tutto. Ora dividilo per 5 perché nei tuoi primi tentativi probabilmente finirai col perdere tutto “.