Il future sull’indice di borsa: aspetti generali

Tuttavia prima di entrare nello specifico è opportuno individuare i prodotti in base alla tipologia dell’attività sottostante:
– Commodity derivatives: sono contratti che hanno per oggetto attività reali, quali petrolio, caffè, cereali o altro
– Financial derivatives: sono contratti basati su attività finanziarie, che si distinguono a loro volta in derivati sui tassi di interesse, derivati sulle valute, derivati sulle azioni o sugli indici azionari.
Un altro modo per classificare questi titoli fa riferimento alle tecniche dei diversi strumenti, ossia la totalità dei prodotti derivati è ottenibile dalla diversa combinazione di un limitato numero di operazioni “base” da cui discendono tre gruppi principali di prodotti derivati:
– Il contratto swap, con il quale le controparti assumono l’impegno a scambiarsi flussi monetari in entrata ed in uscita e a compiere, ad una data posteriore, l’operazione inversa
– Il contratto future, che implica un impegno inderogabile, per l’acquirente e per il venditore del contratto, ad effettuare una data prestazione alla scadenza, impegno che può essere estinto soltanto mediante un’operazione di segno contrario prima della scadenza della medesima
– Il contratto di option, che conferisce all’acquirente, dietro pagamento di un premio, la facoltà di ritirare o consegnare una determinata attività ad un certo prezzo ed ad una data scadenza o entro la stessa.
Infine l’ultima distinzione macro è fatta in base ai mercati nei quali vengono scambiati. Infatti, esistono mercati OTC (over the counter), mercati fuori borsa e mercati regolamentati. Ad esempio gli swaps sono negoziati fuori borsa, i contratti futures in mercati regolamentati, le opzioni su entrambi.