Gli indici azionari

Pubblicato da Luca M -
Finanza_modelliGli indici azionari sono indicatori elaborati per rappresentare sinteticamente il valore di mercato di un portafoglio di azioni e per questo sono spesso usati come parametri di riferimento e confronti con la gestione attiva/passiva, ossia i cosiddetti benchmark.

Di seguito una loro principale classificazione sulla base di alcune variabili:

1.    metodologia di calcolo: si distinguono gli indici di prezzo, che si propongono di riassumere il prezzo del paniere dei titolo sottostanti e indici di performance, che comprendono l’effetto dello stacco e del reinvestimento dei dividendi in altre fonti di reddito provenienti dai valori mobiliari, mirano a rappresentare il valore globale di portafoglio.
2.    composizione del paniere: si individuano indici globali, che includono la totalità dei titoli quotati sul mercato; indici parziali, che ne rappresentano un numero limitato, selezionato sulla base di appartenenza. Questi ultimi sopno a loro volta suddivisibili in “indici chiusi”, se ne incorporano u numero costante, “ indici aperti”, se invece accolgono azioni di nuova quotazione.
3.    tipo di peso usato: i componenti possono essere ponderati in funzione di:

1.    capitalizzazione di borsa: alla data base (value weighted indexes), che permette di attribuire maggior peso ai titoli con elevato valore di mercato
2.    prezzo: (price weighted indexes), che si limita a sommare le quotazioni dei titoli ed a dividerli per il numero di azioni componenti il paniere, ciascuna presente nella medesima quantità.
3.    Ma esiste anche la possibilità che i pesi usati siano uguali per tutti i titoli in portafoglio (equally weighted indexes):
–    Modalità di trattamento dei dividendi: i prezzi considerati dalla maggior parte degli indici azionari sono quelli incorporanti la quota di dividendo che il mercato ritiene che a quel punto sia maturata, dunque espressi dal “corso tel quel”. Un limitato numero di indici tiene invece conto dello stacco delle cedole, considerando i titoli al loro valore presunto di “corso secco”. Tale modalità è tuttavia soggetta a valutazioni arbitrarie, in quanto è chiaramente difficile quantificare a priori il corso secco del titolo azionario.
–    Frequenza di rilevazione; in virtù della periodicità di calcolo, si distinguono “indici continui”, calcolati ogni minuto durante la fase di negoziazione continua; ed “indici giornalieri”, calcolati una soloa volta al giorno in fase di chiusura.


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