Produzione industriale Giappone – 13 settembre

Si tratta di un tema caldo a livello globale, ma il cui cerino è completamente in mano ai “padroni di casa”. In una fase nella quale ognuno guarda al proprio orto e nessuno appare particolarmente rigoglioso, dare un colpo d’aratro a quello dell’altro appare fuori discussione.
Così il Giappone si trova da solo ad affrontare la situazione. Il rallentamento dell’economia sarà affrontato con un pacchetto di incentivi da 915 miliardi di yen, per tentare di risollevare il mercato dei consumi interno, ma il timore è che, se lo yen rimarrà forte, le aziende potrebbero decentrare la produzione per ridurne gli effetti negativi. Rischierebbe di essere, a quel punto, vanificato l’effetto che il governo nipponico vorrebbe dare al suo intervento: creare posti di lavoro e capacità di spesa nei confini del Paese.
In questo quadro arriva domani la lettura finale relativa ai dati sulla produzione industriale di luglio. Il preliminare ha dato un incremento mensile dello 0,3%, molto migliore di quanto avevano preventivato gli analisti (-0,2%) e che ha fatto seguito al -1,1% che tanto allarme aveva generato il mese precedente.
Confermare almeno quel dato sarebbe un sollievo, vederlo corretto in meglio una speranza forse eccessiva, ma le controprove si aspettano nei mesi successivi. Quando gli effetti di questo sprint dello yen tra fine agosto e inizio settembre farà sentire tutti i suoi effetti.