Rimanendo sempre all’interno del settore pubblico, una seconda famiglia di emittenti nel panorama italiano è composta dagli enti locali: comuni, province e regioni. Gli enti locali sono autorizzati all’utilizzo del canale obbligazionario con legge 23 dicembre 1994, n. 724. Si tratta di un mercato potenzialmente caratterizzato da interessanti spazi di crescita, ma tuttora di notevoli criticità e limiti.
Le possibilità di crescita sono essenzialmente da ricondurre al processo di decentralizzazione amministrativa in atto in Italia, così come nella maggioranza dei Paesi dell’Unione Europea.
L’accelerazione impressa nel corso degli anni ’90 al processo di integrazione economica e monetaria, con il conseguente trasferimento di rilevanti poteri alle strutture sopranazionali, rende infatti necessario il parallelo rafforzamento degli enti territoriali al fine di non perdere il contattato con i cittadini e di poter attuare nel modo migliore gli interventi a livello locale.
D’altro canto, a esigenza si aggiungono i vincoli di bilancio imposti dai governi dell’UEM dalla sottoscrizione del Patto di Stabilità e Crescita, con la connessa necessità di limitare l’entità dei deficit pubblici.
Si spiega così la graduale delega di crescenti responsabilità decisionali ed operative da parte dei governi centrali, a favore soprattutto delle strutture regionali e comunali, e di conseguenza la necessità di per queste ultime di reperire una mole di risorse finanziarie molto superiore rispetto al precedente passato, sfruttando tra l’altro più intensamente ed efficacemente la propria capacità di indebitamento.
Ad un sistema prevalentemente basato su sui trasferimenti statali con vincolo di destinazione si va infatti progressivamente sostituendo un sistema di in cui gli enti locali godono di un grado di autonomia più elevato, sono responsabili di numerose e importanti attività, sono titolari di entrate proprie di natura fiscale e utilizzano una gamma più importante di strumenti per reperire finanziamenti dal sistema creditizio oppure direttamente sul mercato mobiliare.