Le rendite ritardate dei professionisti

Pubblicato da: Roberto Rossi - il: 12-02-2013 9:52

Per avere la meglio sul mercato prestiamo attenzione all’analisi tecnica e a quella fondamentale, in più se a disposizione abbiamo qualche conoscenza informatica ci soffermiamo sull’implementazione di codici in piattaforma che sfruttano le oscillazioni tecniche o quantomeno sistemiche dei prezzi dei differenti strumenti finanziari come le azioni, i sottostanti delle valute o delle materie prime. 

 

Quelli ora elencati rappresentano i dispositivi ed i mezzi utilizzati dalla maggior parte dagli operatori finanziari e certamente sono essenziali per concretizzare i guadagni in finanza. Comunque, tutti i traders commettono degli errori, e quelli dei professionisti si manifestano per lo più in ritardati profitti per l’inesattezza dell’entrata a mercato.

 

In merito, riconscere le zone di resistenza e supportive é di grandissimo ausilio, anzi nel 90% delle situazioni sono proprio queste aree che limitano questo tipo di sbagli suggerendo il timing più corretto dell’operazione.

 

Tuttavia, é ragionevole supporre che all’aumentare degli eseguiti la probabilità di interpretare erroneamente un segnale d’ingresso si accresce. In effetti, quando l’appetito per le occasioni di profitto supera le opportunità di guadagno generate da una giornata di Borsa, gli scambi anche per un professionista risultano soggetti ai c.d. rendimenti rallentati.

 

Il nostro lavoro é spesso appassionante, e quando le cose vanno bene non é così semplice staccarsi dai monitors. Personalmente trascorro frequentemente l’intera giornata con la voglia di fare operazioni, per comprare o andare giù allo scoperto, ma senza un segnale che ritengo affidabile ed in sintonia con le strategie dominanti, preferisco evitare una transazione, e se lo faccio lo giudico un avviso di allerta..di stanchezza.

 

Quando non si é in grado di attendere un segnale logico la possibilità di incassare una minusvalenza aumenta significativamente, conseguentemente condivido quelle strategie intraday basate su un serio impegno di monitoraggio in cui possono essere sufficienti una o due operazioni ben calibrate per realizzare rendite di tutto rispetto anche con capitali limitati.   

 

Nello specifico, riporto un esempio operativo :

 

Capitale investito……………………………………………………………………….. =>10.000 €/$.

 

1 scambio intraday, basso livello di rischio………………………. ………………=> Leva Finanziaria 1:10

 

Controvalore a mercato……………………………………………………………….=> 100.000$/€

 

Rendimento per oscillazione unitaria favorevole………………………………..=>  10$/€. a tick.

 

Dunque, con Eur/Usd a 1.3400 chiudendo a 1.3401 guadagno.. =>10$/€.

 

Con  soli di 10 ticks l’incasso é 100$ al giorno, (ma l’oscillazione media giornaliera di Eurodollaro é di 140 ticks).

 

Dopo un mese posso realizzare oltre 2000$/€, con un capitale di soli 10.000 $/€…

 

Dopo un anno i nostri 10.000€ possono raddoppiarsi o triplicarsi, aumentando il margine disponibile, la nostra rendita mensile e diminuendo ultriormente l’esposizione al rischio di ogni nuovo scambio.

 

N:B: La leva 1:10  é consigliabile solo a traders esperti, ai novizi proporrei incrementi graduali di capitale e leveraggi 1:5 / 1:2.  Se invece è il tavolo da gioco che interessa, allora bastano 200€ e leva 1:500 per un controvalore di 100.000 €/$ a mercato e possibilità di “vincite….d’azzardo”. In tal caso infatti nel 50% dei casi subiremo una perdita.

 

Appuntamento a giovedì su trading blog 


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