Private equity

In altri termini il private equity si occupa sia dell’attività di finanziamento, tra-mite l’assunzione di partecipazioni al capitale di rischio delle aziende che intende finanziare, sia dell’attività di servizio, ovvero l’ideazione dell’operazione finanziaria, la sua costruzione e la sua stessa gestione.
Importanti sono le diverse possibilità che possono verificarsi a riguardo, in merito soprattutto all’origine dell’intermediario finanziario che realizza il private equity. Esso può essere sia una società di diritto italiano che una società di diritto estero. Da non sottovalutare la condizione per cui può trattarsi anche di una società che non risulta essere propriamente un intermediario finanziario e quindi come tale non è neanche vigilata dalla Banca d’Italia.
Importanti sono le diverse possibilità che possono verificarsi a riguardo, in merito soprattutto all’origine dell’intermediario finanziario che realizza il private equity. Esso può essere sia una società di diritto italiano che una società di diritto estero. Da non sottovalutare la condizione per cui può trattarsi anche di una società che non risulta essere propriamente un intermediario finanziario e quindi come tale non è neanche vigilata dalla Banca d’Italia.
In merito al tipo di intervento finanziario, la società che si occupa di private equity può valutare se intervenire con l’assunzione di capitale di maggioranza o con l’assunzione di partecipazioni di minoranza. La differenza tra le due soluzioni è evidente: nel primo caso la società investitrice è intenzionata ad assumere il controllo dell’azienda in cui investe in modo tale da poter disporre di ogni possibile strumento per indirizzarne la gestione e il suo sviluppo, con riserva però delle clausole sottoscritte nell’ambito dei patti parasociali. Un altro punto nella questione dell’intervento con quote di maggioranza è che chi investe deve possedere o dotarsi di notevoli competenze industriali e tecnologiche dal momento che diventa proprietario dell’azienda in cui ha investito ed è responsabile della sua futura gestione, quanto meno tramite la nomina di management a lui gradito. In molte situazioni siamo di fronte anche a fondi di tipo chiuso con all’interno management intenzionati a sviluppare delle precise idee di business.