Pillole di trading: pochi indicatori o molti?

Si vedono grafici in cui vi sono esposti 6 o 7 indicatori e grafici invece in cui gli i dicitori che vediamo sono solo 2-3. Questa differenza, che potrebbe inizialmente sembrare avvantaggiare la prima tipologia di grafico, potrebbe, a parità di interpretazione, risultare un punto a sfavore del primo. Il motivo non è apparentemente semplice e necessita di una esperienza diretta sui grafici, esperienza che non può essere insegnata, ma che si acquisisce sul campo, osservando i grafici giornalmente, sbagliando e rivedendo i propri errori. Ad ogni modo è comunque utile trova già la risposta a questo quesito: quanti indicatori utilizzare?.
Ricorda sempre che esistono indicatori diversi che forniscono lo stesso tipo di informazione. Ad esempio l’RSI fornisce le stesse indicazioni delle bande di Bollinger, infatti, molto spesso i due indicatori vengono utilizzati insieme per confermare l’uno i dati dell’altro. Utilizzarli entrambi sarebbe superfluo a meno che non si sta considerando una strategia che prevede l’investimento in una fase laterale di mercato, strategia che può essere utilizzata solo da trader esperti che hanno già maturato una discreta speranza sul campo. Se invece prendiamo in considerazione la media mobile e l’RSI, potremmo avere informazioni migliori in quanto i due indicatori offrono diverse prospettive di analisi.
DI QUANTI INDICATORI HO BISOGNO?
Dipende essenzialmente dalla tua strategia di trading, in relazione al tipo di strategia si scelgono gli opportuni indicatori. Ad ogni modo, non ha nessun senso riempire il monitor di indicatori, finiremo per confonderci e perdere tempo. Il primo indicatore da considerare è il prezzo, deve essere il prezzo a farti prendere le decisioni giuste, gli altri indicatori devono solo confermare ciò che è già evidente nel grafico di prezzo. Ovviamente il prezzo deve essere visualizzato attraverso il grafico candlestick, l’unico grafico in grado di dare delle informazioni complete e precise.
Un altro indicatore indispensabile è l’indicatore di volume. Questo infatti non dipende dal prezzo come tutti gli altri indicatori, ma serve da completamento. I volumi rappresentano la forza del trand, tale forza deve necessariamente essere calcolata per poter investire con le probabilità a favore. L’importanza del volume si evidenzia soprattutto quando vi è una rottura di un supporto o di una resistenza: se tale rottura viene sostenuta da volumi elevati, allora significa che il movimento generato è forte ed ha buone possibilità di durare nel tempo, altrimenti la rottura dovrebbe essere giudicata sospetta.
Il terzo indicatore è facoltativo, potrebbe essere l’RSI come potrebbe essere una semplice media mobile o delle bande di Bollinger. Ma, ad ogni modo, anche se non si utilizza un terzo indicatore si possono comunque ottenere ottimi risultati solo con i primi due elencati, anzi, molte volte il terzo indicatore risulta essere superfluo e può causare problemi di analisi al trader meno esperto.