Corso di analisi tecnica: l’importanza del calcolo delle perdite
Chi afferma che i trader migliori non perdono mai non è ne un trader ne una persona competente. Perdere percentuali del proprio capitale è un qualcosa di regolare nel mercato e la perdita, se controllata e studiata, deve essere accettata come parte integrante del trading.
Pensa ad un commerciante, anche lui quando la mattina apre il suo negozio ha dei costi fissi indipendenti dal suo i casso, deve pagare l’affitto, pagare gli operai, le bollette, etc. Quindi queste spese ripartite giornalmente daranno una cifra fissa che il commerciante dovrà incassare per pareggiare i conti, quindi se i costi giornalieri sono di 200€ il commerciante dovrà incassarne come minimo 200€ per non andare in perdita. Se ne incassa 150€ ha una perdita di 50€ che magari recupererà il giorno seguente incassandone 260€.
Come puoi notare le perdite sono normali in tutte le attività, solo che nel trading sono più evidenti perché possiamo controllarle minuto per minuto. Un trader sa che per ogni posizione aperta dovrà definire un tetto massimo di perdita che sarà disposto ad ottenere qualora la sua previsione si riveli errata.
L’errore più comune, ed anche quello che fa scoraggiare gli ” aspiranti trader ” è proprio quello di non considerare questo fattore e di asciare che le perdite corrano e sgretolino sempre di più il proprio capitale. Io consiglio di calcolare un buon 5% di perdita per ogni posizione aperta, in questo modo si riesce ad avere, a parità di previsioni esatte, una buona probabilità a proprio favore che, alla lunga, fa la differenza tra un trader che oggi guadagna 50 e domani perde 100 ed uno che guadagna 20 ogni giorno.