Perché la quotazione?
Quando si decide di quotarsi in borsa, lo si fa sia per esigenze dirette della società che intende emettere le azioni sia per interessi personali degli azionisti stessi. I bisogni che si intende soddisfare quando la società decide di emettere delle azioni sono diversi. Uno tra questi motivi potrebbe essere quello di recuperare in questo modo dei capitali nuovi da destinare al finanziamento di importanti progetti imprenditoriali. Quindi si intenderebbe un’azione preliminare al successivo ingrandimento e sviluppo. Molti studiosi hanno riscontrato invece una certa anomalia in Italia, ovvero che molto spesso l’emissione di azioni segue un grosso piano di sviluppo e non il contrario, come se si trattasse di voler rimediare ad un errore di valutazione.
Il secondo bisogno che si vorrebbe soddisfare con l’emissione di azioni po-trebbe essere quello di ridurre la dipendenza dell’azienda da altre fonti tra cui il capitale di debito. Il capitale rinveniente dalle azioni è denominato capitale di rischio e la sua distribuzione tra un numero elevato di piccoli azionisti permetterebbe di evitare la concentrazione delle azioni e quindi del controllo nelle mani di poche persone in grado di modificare il management della stessa.
Un terzo motivo che spingerebbe alla quotazione dell’azienda potrebbe essere quello di accrescere il prestigio della stessa con una platea a livello nazionale ed acquisire una maggiore capacità di gestione dei rapporti con i fattori produttivi, le aziende fornitrici di beni e servizi.
Un ulteriore fattore potrebbe essere quello di migliorare le proprie condizioni finanziare e conseguentemente il proprio rating sia per quanto già detto, ovvero per ridurre la quota di capitale di debito a favore del capitale di rischio, sia per la migliore gestione aziendale causata dalla necessità di una stretta adesione ai regolamenti cui sono soggette le società quotate, nonché la necessità di migliorare l’immagine aziendale nei confronti del pubblico.
Un ulteriore fattore potrebbe essere quello di migliorare le proprie condizioni finanziare e conseguentemente il proprio rating sia per quanto già detto, ovvero per ridurre la quota di capitale di debito a favore del capitale di rischio, sia per la migliore gestione aziendale causata dalla necessità di una stretta adesione ai regolamenti cui sono soggette le società quotate, nonché la necessità di migliorare l’immagine aziendale nei confronti del pubblico.
In molti casi l’emissione di azioni può favorire successivi scambi di tipo azionario in operazioni di fusione ed acquisizione; è possibile far ricorso a pacchetti azionari al fine di incentivare il management e i dipendenti; inoltre l’azionariato diffuso permette di costruire una forte azione di pressione a difesa della propria azienda da opporre in casi di particolare necessità, o contro l’amministrazione pubblica o contro le organizzazioni sindacali o altro.