La Germania rischia di entrare in recessione

Pubblicato da: Roberto Rossi - il: 26-10-2012 19:49
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La crisi sembra non voler risparmiare nessuno, ultimamente anche la Germania ha presentato qualche segno di contagio che, secondo alcuni analisti, potrebbe rappresentare il primo sintomo di un cedimento. Il problema della possibile crisi tedesca però definisce uno scenario ben più complesso rispetto a quello della crisi greca o spagnola.
Attualmente la Germania rappresenta il ” motore ” dell’economia europea e in quanto motore se si ferma potenzialmente si blocca tutto. 
Tra il blocco dei 17, la Germania rappresenta l’economia più performante nonché il maggiore finanziatore dei fondi salva stato.  
 
I DATI CHE PREOCCUPANO GLI ANALISTI
 
I dati che hanno allarmato gli analisti sono quattro, questi rappresentano il 66,6% del totale dei dati economici fondamentali e si sono rivelati al di sotto delle attese stimate. 
 
  • Ordini industriali = -0.50%( previsione ); -1.30%( dato reale );
 
  •  Indice IFO = 101.6 ( previsione ); 100.0 ( dato reale );
 
  • PIM manifatturiero flash = 48 ( previsione ); 45,7 ( dato reale );
 
  • PMI dei servizi = 50 ( previsione ); 49,3 ( dato reale );
 
GERMANIA A RISCHIO CRISI, COSA ACCADRÀ ?
 
Il rallentamento dell’economia tedesca potrebbe avere effetti sulla stabilità dell’euro. Sono due gli aspetti rilevanti che andrebbero presi in considerazione: 
 
Vi sono moltissimi paesi europei che sono direttamente collegati alla domanda tedesca, nel caso in cui questa diminuisse si porterebbe dietro anche tali paesi.
 
Il contributo della Germania riguardo al fondo salva stati e rilevante, una sua eventuale crisi ridurrebbe la capacità del paese di contribuire ad accrescere maggiormente il fondo salva stati. 
 
UNA SBIRCIATA NEI MERCATI 
 
Nei mercati un peggioramento dell’economia tedesca metterebbe in discussione la sostenibilità ed il futuro stesso della moneta. Se la Germania vacilla i timori nei confronti dell’euro potrebbero tornare ad animare le scelte degli investitori e questa volta, molto probabilmente, neppure le parole di Draghi riuscirebbero nell’intento di calmare gli animi. 
 
Tuttavia, nonostante la negatività espressa dai dati, ancora non si può affermare che l’economia tedesca abbia intrapreso una fase recessiva. Per poter dare giudizi concreti bisogna attendere l’uscita di ulteriori dati quali: 
 
  • 30 ottobre: vendite al dettaglio 
  • 31 ottobre: tasso di occupazione
  • 15 novembre: versione Preliminare prodotto interno lordo
 
Ovviamente dei tre dati il più importante e decisivo per stabilire se la Germania rischia concretamente una recessione è il terzo. Solo dal Pil infatti si può constatare se sia possibile o meno una recessione tedesca. Se ciò accadesse la crisi dell’euro si aggraverebbe ulteriormente e lo farebbe in uno scenario mondiale veramente molto preoccupante se si considera anche il pericolo del fiscal cliff statunitense. 


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