![formazione_forex](https://www.forexguida.com/wp-content/uploads/2013/04/formazione_forex.jpeg)
Come indica chiaramente la loro denominazione, si tratta di titoli emessi e rimborsati alla pari, senza pagamenti cedolari intermedi. La loro struttura contrattuale è dunque assimilabile a quella dei Buoni Ordinari del Tesoro (BOT). La principale differenza è rappresentata dalla scadenza: mentre i BOT sono emessi in tre varianti a breve termine (3, 6, 12 mesi) i CTZ hanno una durata di 24 mesi.
Il prezzo di emissione viene determinato attraverso un procedimento di asta pubblica, bandito ogni 15 giorni. Come altre tipologie di titoli di Stato, i CTZ possono essere sottoscritti per un valore nominale di minimo di euro 1000 o multipli di importo e sono dunque accessibili a qualunque tipo di investitore.
Buoni Ordinari del Tesoro Poliennali Indicizzati all’Inflazione Europea (BTPi)
Il quarto ed ultimo strumento emesso dal Tesoro Italiano è un’obbligazione ad indicizzazione reale. Seguendo l’esempio di molti altri Paesi Europei, a partire dal 2003 anche l’Italia è si è dotata di questo canale di raccolta fondi, caratterizzato da peculiari pregi e rischi. Le caratteristiche specifiche dei BTPi possono essre così riassunte:
- Durata: le scadenze proposte per il BTPi sono le stesse usate per il BTP tradizionale, ovvero, 5, 10, 15 e 30 anni.
- Taglio minimo: 1000 euro
- Cedole periodiche e ratei cedolari: le cedole, pagate semestralmente ai possessori di titoli, sono calcolte applicando un tasso di interesse al valore nominale del prestito corretto attraverso un coefficiente di di indicizzazione:
cedola = i fisso x N x coefficiente di indicizzazione
Indice di riferimento: il parametro di riferimento è l’indice dei prezzi al (IPC), esclusi i tabacchi