Tagli tassi interesse BCE: l’opinione di Volker Wieland

I mercati tentennano a causa della possibilità, sempre più concreta, che la BCE possa ridurre i tassi di interesse. Anche se tale possibilità sembra parzialmente scontata dai mercati, un economista, forse qualcosa di più di un semplice economista, afferma che non é detto che ciò accada, anzi, secondo lui sarebbe meglio se la BCE decidesse di non tagliare i tassi di interesse.
L’uomo “del mistero” si chiama Volker Wieland, consigliere fedelissimo della Merkel e professore alla Goethe University. L’economista ha affermato alla cnbc:
“Se mi state chiedendo se sia opportuno che la BCE tagli i tassi di interesse, io direi no. Perché la politica è già allentata con un’ampia offerta di liquidità e assistenza per quella di emergenza.”
Volker Wieland é una personalità che gode di grande considerazione nell’ambiente economico, é uno dei 5 saggi, ossia, fa parte di un organo che é stato “costituito” dal 1960 e che ha una forte influenza sulla politica economica tedesca.
I TAGLI CI SARANNO?
I due fattori che probabilmente porteranno la BCE alla decisione di tagliare i tassi di interesse sono:
- Inflazione in calo
- Crescita zero
Ad avvalorare l’ipotesi vi é anche il commento del vice presidente della BCE, Victor Constancio, che ha dichiarato che il taglio dei tassi rimane sempre una possibilità. Ad ogni modo, scopriremo presto la volontà della banca, la decisione verrà dichiarata durante il meeting del 2 maggio.
L’INFLUENZA TEDESCA
Non é una novità che la Germania ha un grosso potere all’interno della BCE, quindi, non va scartata neppure l’ipotesi che Draghi si faccia convincere dal parere di Wieland e che decida di rimandare la decisione.
In effetti le parole del consigliere Wieland sembrerebbero arrivare proprio al momento giusto: in quest’ultimo periodo la Germania sta subendo un forte rallentamento economico. Oggi i dati PMI hanno evidenziato un forte calo nel mese di aprile delle attività produttive, calo che forse preoccupa la Germania che, almeno sino ad ora, non ha subito la crisi. Gli analisti hanno persino tagliato le stime di crescita per la Germania, passando dalla precedente stima di 0,8% a quella attuale che é dello 0,3%.
ELEZIONI TEDESCHE: NESSUNA MAGGIORANZA DAI SONDAGGI
Mancano solo 5 mesi alle elezioni tedesche e dai sondaggi non emerge ancora una maggioranza politica. Gli investitori, data la situazione, esprimono preoccupazioni riguardanti il possibile esito delle elezioni tedesche e, soprattutto, riguardante l’esito che queste possano avere sui listini tedeschi. A tal proposito l’economista Volker Wieland dichiara:
“Credo che l’incertezza in Germania, in relazione agli investimenti, non riguardi le elezioni, ma l’intera situazione in Europa. Quali soluzioni si possono trovare per paesi come l’Italia, che ha un ruolo centrale e non può essere salvata dal ESM, o come il Portogallo, sul quale grava molta incertezza? È da queste situazioni che emerge incertezza.
Anche se le elezioni sono ancora aperte, si potrebbe arrivare ad una grande coalizione, ma c’è anche un nuovo partito anti-euro, che potrebbe arrivare in parlamento. […] Secondo la mia opinione personale, uno dei pericoli maggiori sarebbe imbattersi in un nuovo governo aperto agli Eurobond. Credo che avere un debito comune, senza alcuna funzione da parte di uno stato nazionale o uno Stato Federale Euruopeo con poteri centrali, sarebbe una pessima idea, fortemente destabilizzante nel medio termine.”