Riunione Boj – Giappone

Dall’istituto centrale nipponico, comunque, sono già arrivate indicazioni importanti sulle prospettive per i prossimi mesi. L’economia giapponese è destinata a lasciare la condizione di stagnazione entro marzo o, al massimo, entro giugno. Almeno questo assicura Kazuo Momma, capo economista della Banca del Giappone.
L’istituto centrale si appresterebbe a rivedere, nella riunione in programma il 24 e il 25, comunque, al rialzo anche le stime di crescita reale nell’anno fiscale che si conclude al 31 marzo. Si presume un rialzo al 3% dal 2,1% ipotizzato a ottobre. Per quanto concerne l’inflazione, si dovrebbe finalmente segnare un pur leggerissimo incremento dei prezzi ’core’, previsti in rialzo dello 0,1% nel 2011.
Una netta inversione di marcia rispetto alla revisione al ribasso da parte della Banca centrale sulle valutazioni di sette economie regionali, sul totale di nove in cui è suddiviso il Paese, affermando che la “maggiore prudenza” era stata suggerita dalla debolezza delle esportazioni e della produzione industriale. Nel rapporto trimestrale diffuso al termine della riunione dei direttori delle filiali, la BoJ ha rimarcato che «molte regioni in Giappone hanno ritenuto che vi sono segnali di una moderata ripresa nel complesso, ma sette hanno segnalato che il recupero sembra essere in pausa o fermato di recente. Contraddizioni sulle quali l’istituto sarà chiamato presto a esprimersi.