Crisi greca: le banche hanno perso il 30% dall’inizio della crisi

 

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Si parla di Cipro e l’attenzione pubblica si sposta da un problema ad un altro, proprio come la “cura” della Troika si sposta da una nazione all’altra, procurando però più decessi che guarigioni. A tornare sotto i riflettori é di nuovo la “dimenticata” Grecia, che ha subito la crisi e la cura per poi passare la palla a Cipro e alla questione che ne é derivata. Ma la Grecia ha tutt’altro lasciato alle spalle i tempi bui, anzi, secondo l’agenzia di rating Moody’s la crisi greca esiste ancora, e in più il sistema bancario, nonostante gli aiuti, che ammontano a 40 miliardi di euro, resta in bilico e necessita di un’altra iniezione di capitali. 
 
La triste verità la mette a nudo la stessa Moody’s, che dichiara che le banche greche non sono in grado di risollevarsi, neppure con i 40 miliardi di aiuti. La recessione non si fermerà certo grazie ai 40 miliardi concessi generosamente, anzi, proprio grazie al prestito le misure di austerità stanno sgretolando l’economia greca, in questo scenario la stabilità del sistema bancario non può esistere. Ma c’è di più, non solo non esiste stabilità, ma secondo Moody’s le banche hanno bisogno di altri 8 miliardi, purtroppo la previsione di Moody’s é quella più ottimista, altri operatori dichiarano che le banche greche avranno bisogno di altri 19 miliardi. 
 
I CREDITI IRRECUPERABILI DELLE BANCHE GRECHE 
 
Il problema delle banche greche é sostanzialmente il credito che queste non possono più recuperare. Nel 2012 la percentuale di credito irrecuperabile era del 25%, quest’anno però si stima che tale percentuale possa, con buone probabilità, raggiungere la soglia del 30%. La situazione é molto grave e se ne ne parla davvero poco, per comprenderne la gravità, ossia, per capire quanto conti questo 30% possiamo paragonarlo alla percentuale del credito irrecuperabile del nostro sistema bancario, che presenta una struttura tutt’altro che stabile. La percentuale in Italia é del 12%, eppure di problemi ce ne sono e non pochi. 
 
La situazione bancaria greca del 2012 non é stata affatto una situazione piacevole, le banche hanno chiuso in rosso i propri bilanci, comprese le 4 banche principali del paese: National Bank of Greece, l’Eurobank, la Piraeus Bank e l’Alpha Bank, solo queste hanno registrato perdite per più di 5 miliardi. Moody’s prevede quindi che sia quest’anno sia l’anno prossimo i bilanci delle banche greche saranno in rosso e che, di conseguenza, il sistema bancario avrà bisogno di ulteriori aiuti. Il problema, sempre secondo l’agenzia di rating, é relativo alle misure di austerità imposte dall’UE, insomma, la “cura” é più dannosa della malattia. 
 
Dall’inizio della crisi economica le perdite del comparto bancario greco sono state di ben 80 miliardi, questa cifra in termini di percentuale misura il 30% del comparto. A girare il coltello nella piaga é stata la fuga di capitali che si é verificata e che ha portato al crollo dei prestiti. Secondo Moody’s un sistema bancario che ha il 30% di crediti irrecuperabili é di fatto un sistema bancario fallito. In questo momento il comparto bancario greco non si sta affatto riprendendo, ma può essere paragonato ad un malato in fase terminale, che viene semplicemente tenuto in vita dalle macchine di ossigeno, che in tal caso sono rappresentate dalla liquidità che la BCE garantisce, a patto che il governo tenga fede agli accordi e che, come diretta conseguenza, impoverisca il paese. 


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