Alcuni Aforismi sull’Economia dei grandi del passato e del presente

Warren Buffett

Mario Draghi (Roma, 3 settembre 1947)
Una mortalità eccessiva che colpisca per asfissia finanziaria anche aziende che avrebbero il potenziale per tornare a prosperare dopo la crisi è uno dei gravi rischi per la nostra economia.
Imposte elevate si traducono in meno autofinanziamento, meno patrimonio, minor capacità di far credito.
L’irrobustimento del capitale anche con gli strumenti messi a disposizione dello Stato, è condizione per sostenere la capacità del sistema bancario di fornire credito all’economia.

Thomas Alva Edison (Milan, 11 febbraio 1847 – West Orange, 18 ottobre 1931)
Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica.
Il tempo è l’unico vero capitale che un essere umano ha, e l’unico che non può permettersi di perdere.
Solo perché una cosa non fa ciò che tu ti aspetti, non significa che sia inutile.

Frédéric Bastiat (Bayonne, 30 giugno 1801 – Roma, 24 dicembre 1850)
Il profitto di uno è il profitto dell’altro.

Steve Jobs (San Francisco, 24 febbraio 1955)
I personal computer diventeranno come i camion. Resteranno in giro, ma saranno usati da poche persone.
Sfortunatamente, la gente non si sta ribellando contro Microsoft. Non conoscono niente di meglio.

Amartya Sen (Santiniketan, 3 novembre 1933)
Lo scambio tra culture diverse non può assolutamente essere visto come una minaccia, quando è amichevole. Ma ritengo che l’insoddisfazione per le architetture globali dipenda spesso anche dalla qualità delle leadership.

Bill Gates (Seattle, 28 ottobre 1955)
Il successo porta cattivi consigli. Induce persone intelligenti a credere di non poter sbagliare ed è una guida inaffidabile per il futuro.
Se il settore dell’automobile si fosse sviluppato come l’industria informatica, oggi avremmo veicoli che costano 25 dollari e fanno 500 km con un litro.
Se il nostro solo strumento è un martello, ogni problema assomiglierà ad un chiodo da battere.

Sergio Marchionne (Chieti, 17 giugno 1952
Non possiamo mai dire: le cose vanno bene. Semmai: le cose non vanno male. Dobbiamo essere paranoici. Il percorso è difficilissimo. Siamo dei sopravvissuti e l’onore dei sopravvissuti è sopravvivere.
Mi sveglio di solito alle cinque del mattino e per un paio d’ore leggo i giornali. Prima il Financial Times e il Wall Street Journal, poi quelli italiani: Repubblica, Corriere, il Sole, la Stampa. I quotidiani italiani hanno articoli bellissimi, straordinari pezzi culturali, ma resto sempre perplesso sulle troppe pagine dedicate alla politica, soprattutto a un certo tipo di politica.

George Westinghouse (america, 6 ottobre 1846 – europa, 12 marzo 1914)
Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto.

Linus Torvalds (Helsinki, 28 dicembre 1969)
Intelligenza è la capacità di evitare di fare un lavoro, ottenendo tuttavia di trovarlo finito.