Massimo contro Massimo dei Large Traders

Il trader valutario professionista, da questo tipo di report, cerca di individuare la tendenza del sottostante trattato nella piattaforma forex, tenendo conto che i Non Commercial sono la categoria di operatori trend following, mentre i Commercial indentificano la classe di attori economici istituzionali che operano nel verso contrario al trend dominante della valuta connessa al titolo.

Pertanto i Non-Commercial assecondano la tendenza, sfruttandola fino a quando è ragionevole che la direzionalità assunta dal mercato continui.

Al contrario, i Commercial, come osservatori del fair value, del giusto prezzo, comprano quando il prezzo da segni di cedimento e vendono nelle situazioni di eccesso di rialzo.

Quest’ultima categoria, come quella dei large traders, è altrettanto importante; infatti poiché riflette i produttori o le banche legate al bene economico nel mercato reale, analizza costantemente la relazione tra domanda e offerta del valore commerciale di riferimento e una sua eventuale situazione di squilibrio.

In sintesi, è questo il motivo per cui se i large traders (Non Commercial) sono long, i Commercial invece vendono. In base a questa dinamica principale è possibile realizzare una grafica in cui sono rappresentati i massimi del rapporto acquisto/vendita degli operatori Non Commercial.

La linea di tendenza che si ottiene ha valore zero ogni volta che ha raggiunto un nuovo massimo, inoltre registra tutti i valori precedenti che facilmente possono essere comparati col prezzo di mercato, avendone valide indicazioni sulla solidità del trend.

In pratica, la raffigurazione tecnico-quantitativa è ottenuta sottraendo all’ultimo valore del rapporto tra le posizioni in acquisto ed in vendita, quello del più recente massimo relativo registrato dalla relazione long/short degli operatori Non Commercial.

Di conseguenza è verosimile che maggiore è il tempo che la linea resta vicina allo zero e più alte sono le probabilità che il trend del rapporto inverta la direzione, condizionando anche le oscillazioni del sottostante valutario.

Con un minimo di padronanza dei fogli di calcolo in dotazione al pacchetto Microsoft Office, costruire il grafico è semplice. Basta catalogare, ad ogni pubblicazione del Cot, le posizioni in acquisto ed in vendita dei large traders, utilizzando le stringhe delle funzioni Excel, = long/short, = Max (long/short), in ogni riga segnata dalla data di rilascio.

Successivamente, sulla colonna della sequenza dei dati ottenuti si estende il grafico lineare come quello esposto nell’articolo, aggiornato al 24.09.2013.

*nota: Il Cot Index può restituire indicazioni fuorvianti con le materie prime, in particolare con oro e petrolio, mentre anche con gli agricoli ed i tropicali offre un apprezzabile livello di attendibilità. Tuttavia le conclusioni raggiunte ed espresse nell’articolo sono di natura sperimentale.