Il forex con gli oscillatori
Il trading con gli oscillatori si adatta particolarmente al commercio delle valute, e ciò è dovuto sia alla imponente liquidità che contraddistingue la borsa dei cambi, sia alla durata senza soluzione di continuità delle sue quotazioni.
D’altro canto è il flusso enorme di denaro circolante che contribuisce a limitare la formazione dei gaps sulle charts, ed a rendere il forex una delle piazze finanziarie più tecniche in assoluto.
Di conseguenza, i ritorni economici che derivano dalle transazioni valutarie, rispetto a quelli raggiungibili mediante le negoziazioni di azioni, future e titoli, beneficiano in modo più significativo del sostegno dell’analisi oscillatoria dei livelli di mercato, ed anche di aspetti legati alla convenienza, per nulla trascurabili.
Non dimentichiamo, infatti, che sopra gli scambi di valuta non grava la tobin tax che invece ha colpito azioni e derivati inasprendo così il peso delle commissioni in esercizio sui mercati direzionali, favorendo tra l’altro il trasferimento di capitali all’estero da Borsa Italiana.
L’analisi fondata sugli oscillatori è versatile e restituisce risultati ottimali specialmente quando converge con altri indicatori di natura statistica e numerico-quantitativa.
Tra gli osciillatori tipici che affiancano l’attività di interpretazione delle tendenze sono compresi soprattutto l’RSI, ossia il Relative Strenght Index, ma anche il MACD, ovvero il Moving Average Convergence Divergence, che offre immancabili suggerimenti ad ogni strategia che aspiri al profitto dai differenziali di prezzo di un rapporto di cambio.
Il commercio con gli oscillatori calza con ogni tipo di contrattazione, da quella basata sull’operatività di posizione fino al day trading ed allo scalping veloce.
Appuntamento a lunedì su trader blog