Vendite large retailers Giappone – 27 luglio 2010

I primi a sorridere, naturalmente, sono proprio i giapponesi, che di una moneta forte come è stato lo yen da maggio in qua non sanno veramente cosa farsene. Per trarne il vantaggio che potrebbe conseguirne in fatto di convenienza delle importazioni, infatti, non pare proprio essere il momento giusto. I consumi interni stentano a riguadagnare le posizioni perse durante la crisi, anzi.
A guardare le vendite dei grandi retailer, il Giappone appare lontanissimo dalla ripresa: nel mese di maggio il dato annuo è risultato in calo del 4% sullo stesso mese dell’anno precedente. Peggio di quello che dicevano le previsioni (-2,9%) e del mese precedente (-3,6%). La nuova lettura arriverà la sera del 28 di luglio e le previsioni sono per una replica del -4% del mese scorso anche per giugno.
È vero che i dati sulle vendite al dettaglio complessive non sono dello stesso segno (anche se gli ultimi non sono stati certo positivi), ma nel complesso, tra deflazione ancora non sconfitta e una situazione interna complessiva che non favorisce certo gli entusiasmi, la ripartenza dell’economia può arrivare solo dal propulsore delle esportazioni.
Per ingolosire maggiormente i mercati esteri è necessario che lo yen perda ancora posizioni e non di poco. La Banca del Giappone e il governo hanno pochi margini di manovra ulteriori, come dimostra l’assenza di interventi decisi nelle ultime settimane di violenti apprezzamenti. Resta solo la possibilità di una prospettiva migliore di ripresa globale.