Riunione G20 finanziario 20 ottobre 2010

Il G20 finanziario sudcoreano, che anticipa quello di inizio novembre con i capi di Stato e di governo, vedrà infatti riuniti i ministri economici e i banchieri centrali.
I segnali della vigilia non sono distensivi: la Banca Centrale cinese ha fissato il cambio di riferimento col biglietto verde a 6,6754 yuan per dollaro, in ribasso dello 0,3%, la quotazione più bassa da agosto. Sul mercato di Shanghai la valuta cinese è calata, mercoledì, a 6,6519
yuan per dollaro da 6,6447 del giorno precedente.
Proprio l’opposto di quanto gli Stati Uniti insistentemente chiedono a Pechino. Dal canto loro, gli Usa, tramite il segretario al Tesoro statunitense, Timothy Geithner, hanno assicurato che non svaluteranno il dollaro artificiosamente per diventare piè competitivi sui mercati internazionali.
Le parole di Geithner hanno contribuito a tenere viva quell’inversione di tendenza che si è registrata già sul finire della scorsa settimana e si è intensificata più rapidamente di qualsiasi previsione, con l’euro in rapida discesa dalle posizioni acquisite nei confronti del biglietto unico. Quota 1,40, guadagnata la scorsa settimana, è lontana oltre le due figura: la moneta unica viaggia al di sotto di 1,38. Molti tirano un sospiro di sollievo, ma in Corea si attendono comunque giorni caldi.