Redditi e spese personali Usa – 28 gennaio 2011

Il clima favorevole all’euro sul mercato dei cambi ne è risultato ulteriormente migliorato, dato che sono andate deluse le aspettative di chi pensava di poter preventivare un accorciamento pur minimo della tempistica di rialzo dei tassi negli Stati Uniti.
D’altra parte, se è vero che nel complesso l’economia americana sembra decisamente più tonica rispetto a qualche tempo fa, ci sono ancora un paio di elementi che pesano fortemente sulle prospettive soprattutto delle casse federali. Il primo è quello della scarsa capacità di creare occupazione. Le illusioni create dall’avvicinamento a quota 400mila delle richieste di nuovi sussidi, la scorsa settimana, sono state frustrate da un repentino ritorno oltre le 450mila richieste. In aumento anche le continuative, che sfiorano i 4 milioni. Una delle voci di spesa che fa lievitare il deficit pubblico, altro costante cruccio delle autorità americane, che prevedono nuovi livelli record per l’anno appena iniziato.
Rispetto a tali fattori, appaiono poca cosa le attese positive per i dati sui redditi personali e sulle spese personali di dicembre, dati in aumento rispettivamente dello 0,4% e dello 0,6% su base mensile. Un segnale importante di tenuta dei consumi e della produttività, sicuramente necessario, ma il tema fondamentale restano sicuramente i troppi che reddito da spendere non ne producono affatto.