Prezzi produzione USA – 16 agosto 2010

Volumi inevitabilmente rarefatti nella fase centrale di agosto rendono parecchio volatile, ma all’interno di un range ristretto, il comportamento delle principali valute. E quella che segue il Ferragosto sarà una settimana nella quale difficilmente i pochi dati attesi riusciranno a modificare di molto le tendenze.
La giornata più ricca è, comunque, quella di martedì, nella quale gli Stati Uniti rendono noto l’andamento dei prezzi alla produzione relativi al mese di luglio. Quelli del mese precedente avevano allontanato qualsiasi spettro inflativo, con un -0,5% mensile dettato sostanzialmente dalle componenti volatili di cibo ed energia. Questo mese si dovrebbe tornare alla normalità del trend dell’ultimo periodo, con un +0,2% che riguarderà tanto l’indice generale che quello al netto dei beni più instabili.
Un dato che da solo difficilmente potrà spostare più di tanto gli attuali equilibri di mercato, ma andrà a combinarsi con quelli nuovi sul settore edilizio, in particolare l’avvio di cantieri per nuove abitazioni (previsti in aumento), sempre sotto particolare osservazione. In questi giorni potrebbe bastare per un moderato incremento di quella propensione al rischio così bruscamente venuta a mancare nei giorni scorsi, favorendo il recupero dell’euro.