PIL UK – verso la conferma del calo nel 2009

La sterlina ha già cominciato da tempo a prezzare i miglioramenti avvenuti nell’economia britannica e non c’è dubbio che qualche lettura dei dati sul Prodotto interno, soprattutto relativamente ai consumi interni, potrebbe rafforzare o indebolire tale tendenza. Ma il prossimo futuro della valuta britannica resta legato principalmente alla capacità del governo in carica, e soprattutto di quello che subentrerà con le elezioni di giugno, di ridurre il deficit di bilancio, senza minare i fragili equilibri della ripresa.
Proprio l’allentarsi dei timori sulla sostenibilità del debito ellenico, dopo l’accordo raggiunto in sede di Consiglio Europeo, ha ridato sul finire della scorsa settimana vigore all’euro. Nei giorni che precedono Pasqua, pochi saranno i dati di rilievo tra i quali, dopo l’inflazione in Sassonia (considerata anticipatrice della tendenza nazionale tedesca) diffusa lunedì e risultata superiore alle attese a marzo, ci sono le vendite al dettaglio in Germania giovedì, che dovrebbero vedere un deciso recupero a febbraio, pur restando leggermente negative su base annua.
A livello globale, l’indice Tankan giapponese e la disoccupazione americana, unita ai dati sui redditi, tra le pubblicazioni più importanti.