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Pil Paesi europei – 11 Maggio 2010
Pubblicato da: Roberto Rossi - il:
11-05-2010 9:30

Nemmeno l’accordo europeo per lo “scudo anticrisi” sembra aver messo del tutto in archivio le paure di un crollo dell’Eurozona e, di conseguenza, dell’euro. Le Borse hanno reagito violentemente alle debacle della scorsa settimana, ma non è avvenuto altrettanto nell’ambito del mercato valutario. La moneta unica, dopo esser scesa ampiamente al di sotto di 1,30 nei confronti del dollaro la scorsa settimana, si mantiene costantemente al di sotto di tale soglia e debole anche nei confronti di altre valute come lo yen.
Dopo i segnali di unità arrivati dal vertice europeo nel week end, il mercato ne attende altri dalla congiuntura, per potersi convincere che il Vecchio Continente possa trascinarsi stabilmente al di fuori del terreno della crisi, piuttosto che farvi ripiombare l’economia globale. A questo potrebbero servire i dati sul Pil del primo trimestre, attesi per mercoledì 12 sia a livello comunitario che da parte di alcuni stati membri. Per quanto concerne il dato sull’Unione, si tratta di una prima stima che, nel confronto anno su anno, dovrebbe mostrare una crescita dello 0,5% del Pil, contro il -2,2% precedente.
Più rilevante, però, è considerato il dato sull’economia guida dell’area, quella tedesca, che dovrebbe essere in crescita, sempre anno su anno, dell’1,2%, contro il -2,4% precedente. Confermare questa stima sarebbe già un indizio che la strada del recupero è stata intrapresa, batterla l’unico possibile segnale forte in questo momento, con l’auspicio che un contagio virtuoso possa prendere il sopravvento su quello pericoloso in diffusione da Atene.
Tra gli altri Paesi che riporteranno sul Prodotto interno lordo l’Italia, che dovrebbe crescere nel trimestre gennaio-marzo dello 0,3%, come l’Olanda e la Francia che è, però, messa meglio in prospettiva annualizzata. Resta negativa la Spagna, che anno su annuo dovrebbe cedere l’1,4 per cento.