Meeting Boj – 01 otobre 2010

I dettagli sulle operazioni verranno resi noti dal ministero delle Finanze solo ai primi di novembre. Dal dicastero si sono affrettati a chiarire che gli interventi, decisi unilateralmente e quindi poco apprezzati a livello mondiale, saranno ripetuti solo se lo yen dovesse riportarsi sui massimi da 15 anni nei confronti del dollaro.
Il massiccio intervento della Boj, comunque, non è servito ad allontanarlo poi più di tanto. Da quota 82,87, il dollaro si era riportato sì al di sopra di 85, ma solo temporaneamente, e venerdì scambia poco al di sopra di quota 83. Insomma, la possibilità di nuove operazioni non è così remota. In che termini se ne discuterà sicuramente al meeting della banca centrale, in programma il 4 e 5 ottobre.
I margini di azione, con i tassi già praticamente a zero, non sono molti. Ma il timore che l’inazione porti a ulteriori guadagni da parte della valuta nipponica, in una fase in cui il dollaro mostra, peraltro, molta debolezza, è più che mai sentito. Anche se la Boj potrebbe decidere di attendere, a meno di sconquassi nel corso del mese che la inducano ad anticipare le mosse, la riunione successiva, quella del 28 ottobre, nella quale ci si attende una revisione al ribasso sulle stime di crescita per l’anno in corso e i successivi.
D’altra parte ad acquistare yen, al momento, c’è ben poco da perdere. In termini di potere d’acquisto, quantomeno: la perdurante deflazione ha portato a un calo dell’1% dei prezzi, rispetto a un anno fa.
D’altra parte ad acquistare yen, al momento, c’è ben poco da perdere. In termini di potere d’acquisto, quantomeno: la perdurante deflazione ha portato a un calo dell’1% dei prezzi, rispetto a un anno fa.