Fiducia consumatori Usa – 27 dicembre 2010

La reazione immediata del Forex ha portato a un incremento delle quotazioni del dollaro, verso il quale sono scattati gli acquisti “rifugio”, sul timore che la seconda economia mondiale sia destinata a rallentare. Ma è stato un movimento di breve respiro, finito in fretta sulla sensazione che, in un caso del genere, le conseguenze sulla crescita mondiale sarebbero deleterie anche per gli Stati Uniti.
I segnali dell’ultimo periodo sono stati, invece, tutti di altro segno per l’economia americana. Anche in presenza di una disoccupazione che stenta a diminuire, le evidenze provenienti dal settore manifatturiero, dall’andamento del Prodotto interno lordo, perfino dai consumi, fanno intravedere un perdurare della fase positiva per l’economia d’oltreoceano. Alla quale gli operatori si aggrappano, visto che in Europa non si può contare su un clima altrettanto ottimista.
Negli Stati Uniti sembrano sulla strada buona per ritrovare la fiducia anche i consumatori. Uno degli ultimi dati dell’anno sarà, infatti, la lettura di dicembre dell’indicatore di fiducia relativo agli acquirenti di beni e servizi. Previsto un incremento da 54,1 a 56 punti. Una conferma ulteriore di una rinnovata propensione a spendere che potrà estendere i suoi effetti sul 2011.