Disoccupazione USA – giugno 2010

Sull’andamento del cambio dell’euro verso il dollaro pende, però, una spada di Damocle costituita da una congiuntura resa ancor meno attrattiva dall’ultimo dato sulla disoccupazione, che nell’Eurozona ha sfondato il tetto del 10% e non pare avere nemmeno raggiunto il suo picco massimo.
Al contrario, il dato statunitense dovrebbe allontanarsi dal decimo della popolazione attiva. L’ultima rilevazione, per il mese di aprile, era risultata pari al 9,9 per cento. Per maggio si attende un calo dei disoccupati al 9,8%, che coincida con una consistente creazione di posti di lavoro.
Le previsioni più ottimistiche ritengono che nel mese di maggio siano stati creati addirittura 500mila nuovi posti di lavoro complessivamente. Un dato che rimarcherebbe ancora una la distanza attuale tra la fase dell’economia statunitense e quella europea, con inevitabili conseguenze sul cross euro/dollaro.