Bollettino monetario svizzero – 22 dicembre 2010

In generale non uno degli appuntamenti più attesi, ma la sua eco è amplificata dal momento particolare in cui cade.
In un contesto che è quello classico prenatalizio, con volumi rarefatti e trading range ristretti, il franco svizzero ha, infatti, aggiornato più volte i suoi massimi storici nei confronti dell’euro negli ultimi giorni. Il cambio è giunto a sfiorare al ribasso quota 1,25, arrivando a 1,2511.
Più che verso il dollaro, sul finire dell’anno le tensioni che si registrano nella periferia dell’Eurozona stanno spingendo gli operatori verso la moneta dei cantoni. D’altra parte si tratta di una valuta tradizionalmente capace di coniugare buoni rendimenti con un elevato grado di sicurezza.
Sull’euro, per contro, incombono nuove nubi, dato che sempre più Paesi periferici stanno finendo sotto osservazione da parte di Moody’s. Dopo la Spagna, che ha già subito un declassamento sui rating di due governi regionali e potrebbe essere oggetto di revisione anche per quello nazionale, anche il Portogallo è sotto la lente dell’agenzia internazionale.
Pochi credono, dunque, in un recupero di fine anno per la moneta dei 16. Nei confronti del franco svizzero, anzi, gli esperti vedono non solo una rottura al ribasso di quota 1,25, ma un prossimo avvicinamento al livello di 1,23.
In un contesto che è quello classico prenatalizio, con volumi rarefatti e trading range ristretti, il franco svizzero ha, infatti, aggiornato più volte i suoi massimi storici nei confronti dell’euro negli ultimi giorni. Il cambio è giunto a sfiorare al ribasso quota 1,25, arrivando a 1,2511.
Più che verso il dollaro, sul finire dell’anno le tensioni che si registrano nella periferia dell’Eurozona stanno spingendo gli operatori verso la moneta dei cantoni. D’altra parte si tratta di una valuta tradizionalmente capace di coniugare buoni rendimenti con un elevato grado di sicurezza.
Sull’euro, per contro, incombono nuove nubi, dato che sempre più Paesi periferici stanno finendo sotto osservazione da parte di Moody’s. Dopo la Spagna, che ha già subito un declassamento sui rating di due governi regionali e potrebbe essere oggetto di revisione anche per quello nazionale, anche il Portogallo è sotto la lente dell’agenzia internazionale.
Pochi credono, dunque, in un recupero di fine anno per la moneta dei 16. Nei confronti del franco svizzero, anzi, gli esperti vedono non solo una rottura al ribasso di quota 1,25, ma un prossimo avvicinamento al livello di 1,23.