Banca Centrale Australiana – 2 agosto 2010

Un movimento avvenuto in simpatia con gli ultimi dati cinesi che, se non inducono all’entusiasmo, risultano comunque migliori di previsioni più fosche. È vero, insomma, che l’indice manifatturiero è calato a 49,4 scendendo sotto il livello “neutrale” di 50 punti per la prima volta da marzo 2009, ma si temeva di peggio.
L’Australia potrà avere a breve sul fronte interno conferme o smentite agli umori diventati più favorevoli a un comportamento ciclico dei mercati. Nella notte italiana, infatti, ci sarà la diffusione di dati importanti relativi al commercio al dettaglio e al mercato immobiliare. Per quanto concerne le vendite al minuto, si prevede un incremento mensile dello 0,4%, a giugno, maggiore rispetto allo 0,2% del mese precedente. Anche dal fronte dell’edilizia si attende un miglioramento, ben più marcato. Dopo un decremento del 6,6% a maggio, i permessi per nuove costruzione dovrebbero aumentare del 2%, invertendo la tendenza.
Nessuna novità sostanziale dovrebbe arrivare dalla riunione della Banca centrale australiana sotto il profilo dei tassi di interesse. Il 4,5% sull’overnight raggiunto dopo l’ultimo rialzo di maggio è, comunque, molto appetibile allo stato attuale, anche con un’inflazione che viaggia al 3,1%, visti i livelli dei tassi nelle principali economie mondiali. C’è attesa, però, soprattutto su eventuali revisioni sulle prospettive dell’inflazione stessa e della crescita a medio termine.