Agenda Settimanale 15 febbraio 2010

Martedì sarà la volta del nuovo dato sull’inflazione inglese. L’aumento dei prezzi in territorio britannico è sensibilmente più sostenuto rispetto a quello delle altre principali economie. Su base annua, a dicembre era stato del 2,9%, mentre a gennaio è atteso ancora più su: al 3,6 per cento. Se le previsioni venissero rispettate, sarebbe quasi inevitabile un intervento della Banca d’Inghilterra nel tentativo di raffreddare la corsa dei prezzi, con un aumento dei tassi che potrebbe dare più appeal alla sterlina, ancora molto sottovalutata rispetto ai livelli pre-crisi.
Sempre martedì, il sentiment dei mercati dell’eurozona sarà sicuramente influenzato dall’indice tedesco Zew, visto in miglioramento per le condizioni attuali, ma in peggioramento per quanto riguarda il sentiment futuro.
Giovedì sarà il turno del Canada per la diffusione dei prezzi al consumo. Oltreoceano la crescita dei prezzi dovrebbe restare ancora sotto controllo, anche se è previsto un incremento all’1,9% su base annua. Stesso dato venerdì per gli Stati Uniti. Su base mensile è previsto un incremento dello 0,3%, abbastanza moderato da consentire alla Fed di mantenersi cauta sui tempi della exit strategy dall’eccesso di liquidità dovuto al denaro facile. Sempre venerdì, la Gran Bretagna diffonde i dati di gennaio sulle vendite al dettaglio, date in netto rallentamento.